Il centrocampista rossoblù Nahitan Nandez nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport ha parlato della sua esperienza rossoblù, passata per la dolorosa retrocessione in Serie B. “La ferita della retrocessione mi ha toccato il cuore, a me e a tutti quelli che sono rimasti – ha dichiarato l’uruguaiano. Mi sono sentito in debito con la nostra gente. Non mi aspettavo un torneo di B così duro, all’inizio abbiamo fatto fatica soprattutto a calarci nella nuova realtà. La squadra ora sta andando nella direzione giusta“.
Merito di mister Ranieri. “Il mister è un grande allenatore, ci trasmette tranquillità, grande serenità. Così noi dobbiamo solo pensare a dare il massimo. Mi piace l’importanza che dà al gruppo. Sappiamo di dover rappresentare al meglio l’Isola“.
In merito alle sue condizioni fisiche Nandez ha commentato: “Ho vissuto un periodo complicato, si soffre a star fuori. Devo ringraziare lo staff, i medici, i fisioterapisti, i preparatori atletici. Tutti mi hanno permesso di recuperare a tempo di record e ora sto bene. Lavoro per arrivare al top. Mi piacerebbe segnare di più, mi auguro che i gol di Nandez arrivino presto“.
“A Cagliari sono stato accolto con grandissimo entusiasmo – ha aggiunto. Avevo preso un po’ di informazioni con i miei compagni uruguaiani, ma quello che ho vissuto è stato più bello di quanto raccontato. Se pensassi di dover andare via, sarebbe dura: ora posso dire di avere più amici qui che in Uruguay. Ormai mi sento sardo: qui ti fanno sentire un giocatore importante, ti stanno vicini e ti mostrano il loro affetto senza esagerare“.