Il calcio italiano piange uno dei suoi attaccanti più talentuosi di sempre, recordman di gol della Nazionale che scelse di legarsi al Cagliari e lo portò a vincere un mitico scudetto.
Ricoverato domenica notte all’ospedale Brotzu di Cagliari dopo aver accusato un malore, Gigi Riva è morto intorno alle 19:30 di lunedì sera, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni.
Le ultime ore di Gigi Riva sono state ricostruite dal direttore sanitario dell’Arnas Brotzu, Raimondo Pinna, durante una conferenza stampa convocata in ospedale dopo la morte della leggenda rossoblù.
“Gigi Riva ha rifiutato l’intervento di angioplastica – ha dichiarato Pinna – non se l’è sentita di farlo subito, voleva ragionarci sopra.
Ci ho parlato dieci minuti prima che andasse in arresto cardiaco, stava bene, scherzava”.
La situazione sembrava essersi normalizzata, ma poco dopo le 18 la situazione è improvvisamente precipitata: Gigi Riva è andato in arresto cardiaco e il suo cuore ha smesso di battere.
“Domattina gli avremmo proposto nuovamente l’intervento che aveva rifiutato oggi.
Non potevamo assolutamente decidere di intervenire comunque, Gigi Riva è stato lucido fino alla fine” ha spiegato il direttore della Cardiologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, Marco Corda.
“Mi ha ringraziato, gli ho risposto: ‘Siamo noi che ringraziamo lei per tutto quello che ha regalato alla Sardegna‘”.