“Una sorta di squadra a noleggio“, questa l’espressione usata da Vittorio Sanna, a seguito dei movimenti sul mercato del Cagliari, impegnato a costruire una squadra che possa essere competitiva in vista della prossima stagione.
“Tu prendi il Cagliari, ci passi un anno o due, cresci, prendi valore e poi vieni dato via per farne arrivare un altro.
È un po’ questa la filosofia del nuovo calcio, di quelle squadre che sanno di non riuscire o non volere essere una grande squadra e quindi non si mettono nel ruolo di coloro che devono avere la produzione per se stessi, ma che lavorano in funzione poi della cessione, di quello che è il valore aggiunto che riescono a dare nel momento in cui lasciano crescere dentro la propria squadra i diversi giocatori.
Sulemana, ceduto all’Atalanta, con il Cagliari ha fatto poco meno di 1.600 minuti in una stagione, e arrivava dal Verona in cui aveva giocato ancora meno, 700 minuti circa.
La differenza sostanziale è il costo, cioè quanto Sulemana ha acquisito con le 21 partite che ha giocato con il Cagliari, con i 2 gol realizzati.
Il suo valore è cresciuto notevolmente perché è passato da un milione e mezzo a quattro milioni, più che raddoppiato, e quindi da questo punto di vista un plusvalore di due milioni e mezzo che viene incassato per andare avanti.
E succede che arriva un altro che in una squadra ambiziosa non ha la possibilità di giocare spesso.
Invece con la squadra a noleggio si avrà più possibilità di ottenere quella forgiatura che serve per poter diventare grandi calciatori.
Il prossimo è Michel Adopo, che arriva dall’Atalanta dopo aver giocato appena 192 minuti in tutto il campionato, un’inezia, praticamente non ha mai giocato.
Con il Torino aveva giocato qualcosa in più, in tutto 300 minuti di campionato.
Ecco, il Cagliari sarà la sua squadra a noleggio, con la speranza che Adopo possa dimostrare il suo valore.
Il Cagliari ha ormai scelto questa strada: arrivano Zortea, Piccoli, Adopo, tutti giocatori che in una squadra a noleggio potrebbero esplodere e portare profitti con il plusvalore, meccanismo perverso che fa di una squadra di calcio una vera e propria società per azioni“.