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Marco Mancosu: “La squadra di mister Nicola può dare filo da torcere a tutti”

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Marco Mancosu, oggi allenatore dell’Under18 del Club rossoblù, è intervenuto ai microfoni di Radiolina all’interno della trasmissione “Il Cagliari in diretta”.

“Voglio tanto bene ai miei ragazzi – ha commentato Mancosu -, il mio obiettivo è migliorarli e prepararli al calcio dei grandi, spero che qualcuno di loro, un giorno, arrivi in prima squadra.

“Sapevo che Cagliari-Fiorentina dello scorso maggio sarebbe stata la mia ultima gara da calciatore – ha aggiunto l’ex fantasista rossoblù.
I problemi al ginocchio in stagione erano stati tanti, ho dovuto fare diverse operazioni e ricoveri in ospedale, è stato un periodo molto difficile.
Non volevo comunque chiudere la carriera da infortunato, ho fatto di tutto per recuperare, giocare almeno qualche minuto dell’ultima gara di campionato e ci sono riuscito, è stato importantissimo per me.
Devo dire grazie allo staff medico sanitario del Cagliari, a mister Ranieri per avermi concesso la possibilità di chiudere così e salutare il mio pubblico”.

“Da un lato avrei voluto continuare a giocare, ma oggi posso dire di essere felicissimo della scelta che ho fatto.
Il presidente Giulini mi ha proposto di iniziare ad allenare nelle giovanili, lo ringrazio per questa grandissima opportunità, così come ringrazio Bernardo Mereu, Pierluigi Carta, Roberto Muzzi, che mi stanno aiutando a crescere, migliorare, ad intraprendere la strada di allenatore.
Allenare è diverso, so di dover mettere da parte il Marco calciatore.
La squadra è la priorità, da allenatore è mio compito prendere delle decisioni che sono più importanti del singolo”.

“Nella mia vita non ho rimpianti.
Per me è stato un onore esordire con il Cagliari nel 2007, fare il capitano del Lecce, aver finito la carriera a Cagliari, con una promozione e una salvezza come fece Gianfranco Zola, uno dei miei idoli.
Fa sorridere che oggi alleno proprio i 2007, qualcuno di loro non era nemmeno nato quando feci il mio primo gol in rossoblù ad Ascoli” ha aggiunto.

“Ho avuto come compagno Obert, che a me piace tantissimo, Luvumbo, con Felici ho giocato a Lecce, sono ragazzi eccezionali.
Mattia è uno che in campo vola, contro l’Hellas serviva proprio la sua velocità per sbloccare la gara.
Sono contento per lui, ha saputo aspettare il suo momento.
Gaetano è un calciatore particolarmente tecnico, è molto forte”.

“Quella con la Fiorentina sarà una partita molto importante per mantenere la striscia positiva di risultati.
La squadra di mister Nicola mi ha impressionato sin dalla prima gara, ha sbagliato poche gare, sono sempre sul pezzo, è un piacere vederli giocare con quella intensità.
Possono dare filo da torcere a tutti.
Domenica, ovviamente, spero che arrivino i tre punti: magari – per me che adoro i bravi ragazzi – grazie a Zappa ed Augello”.

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