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Fabio Pisacane: “Andiamo avanti a testa bassa. Lavoriamo con voglia di lasciare un segno”

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Con una vittoria in trasferta per 2-1 contro il Lecce, il Cagliari di Fabio Pisacane si porta a casa tre punti preziosi e la seconda vittoria consecutiva.
Con questo successo, la squadra di Pisacane sale a quota 7 punti in 4 giornate, martedì i Sedicesimi di Coppa Italia all’Unipol Domus contro il Frosinone, sabato sera arriva l’Inter per la 5a giornata.

“Chiedo scusa per la voce che se n’è andata, ha anticipato il mister rossoblù, afono dopo la bella vittoria.
“Siamo molto contenti di aver vinto una gara così difficile, abbiamo visto una squadra che ha valori, che lavora, che ha lottato”.
“Si è visto senza dubbio un gran bel primo tempo del Cagliari e siamo felici, ma rimaniamo coi piedi per terra e lavoriamo sodo.
Oggi si sono viste tante cose buone, altre meno, occorrerà correggere ciò che abbiamo fatto non al meglio, perché solo così si può progredire”.


Sulla prestazione di Andrea Belotti, autore dei due gol.
Andrea è un giocatore che ho voluto, la Società mi ha accontentato e la ringrazio.
Mi ha colpito subito per entusiasmo ed energia, per la voglia di rilanciarsi dopo una stagione poco felice.
Non solo, mi ha colpito poi il lato umano prima di tutto, siamo molto contenti perché in poco tempo è diventato un punto di riferimento per lo spogliatoio, ci auguriamo che sia solo l’inizio, oggi ha fatto ciò che da sempre gli riesce meglio, fare gol”.

“Il gesto di Mina sul rigore?
Yerry si è fiondato sul dischetto per la volontà di fare gol, poi ha avuto la lucidità di lasciare la palla a Belotti che si era guadagnato il rigore, sono gesti importanti che fanno capire lo spirito del gruppo e si vince anche grazie a questi comportamenti”.

“Bene così, andiamo avanti a testa bassa, pensiamo subito alla Coppa Italia.
Mancano ancora 34 partite – ha rimarcato Pisacane -, è prematuro fare qualsiasi considerazione di più ampio respiro.
Vincere poi dà entusiasmo, non volevo caricare troppo questa partita ma è chiaro che vincere uno scontro diretto ti garantisce una serenità importante per i prossimi giorni.
Di certo non ci salviamo oggi, ma lavoriamo col sorriso ed è molto utile, chiaramente”.

“Penso che i sogni vadano coltivati, quando sono stato chiamato ad allenare il Cagliari ho pensato di avere una grande occasione, un’enorme emozione, ma soprattutto un forte senso di responsabilità.
Dal primo giorno lavoriamo con voglia di lasciare un segno, oggi abbiamo vinto e siamo felici, ma se pensassimo che siamo già diventati bravissimi il risveglio rischierebbe di essere molto doloroso, quindi calma, fiducia, sorriso e lavoro duro ogni giorno”.

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