L’esperto di mercato Alfredo Pedullà, nel suo editoriale su Sportitalia ha commentato l’operato di Massimo Cellino al Brescia Calcio, drammaticamente retrocesso in Serie C.
Tranciante il suo giudizio.
“Ci sono presidenti che per giustificare i loro fallimenti calcistici si arrampicano su presunti problemi degli altri in modo da rinascere per grazia ricevuta.
Il plotoncino è capeggiato da Massimo Cellino” scrive Pedullà, che aggiunge:
“I suoi tifosi che gli vogliono bene gli hanno dedicato striscioni non troppo amichevoli. Logica conseguenza di una gestione, quella del Brescia fresco di retrocessione in Serie C, che definirla fallimentare – stavolta è il termine giusto – rappresenta quasi un eufemismo”.
“Il vero Cellino, quello di Cagliari con idee geniali, è sparito nella nebbia.
La sua esperienza con il Leeds non va commentata, basterebbe rivolgersi ai tifosi di quel club.
Tornando in Italia, ha pensato di poter improvvisare mettendosi tutti contro, esonerando allenatori su allenatori, coinvolgendo direttori sportivi (Marroccu è un nome) che hanno amplificato il problema.
Cellino è lo stesso che ha dichiarato di aver bruciato – da presidente pro tempore di Lega – un faldone con fideiussioni false relative all’iscrizione di alcuni club.
Bene, anzi malissimo, nessuno gli ha chiesto spiegazioni come se la prescrizione fosse un valido motivo.
Adesso a Cellino non resta una sola cosa: si faccia più in là“.