Nel 1921 venne pubblicato Mare e Sardegna, uno dei libri più affascinanti che siano mai stati scritti sulla realtà paesaggistica e antropologica dell’Isola, scritto da David H. R. Lawrence, uno dei nomi più importanti della letteratura europea fra ‘800 e ‘900.
Lo scrittore inglese iniziò il suo viaggio in treno nell’Isola nel gennaio 1921, in compagnia della moglie Frieda.
Un diario di viaggio in cui Lawrence documentò le sue esperienze e le sue impressioni sulla cultura, la natura e la vita sarda.
“Sea and Sardinia”, ovvero “Mare e Sardegna”, pubblicato dall’editore americano Seltzer dopo il successo del racconto a puntate per un giornale, è caratterizzato da uno stile di scrittura vivace e un’osservazione acuta della vita quotidiana nell’Isola degli anni ’20.
Attraverso le pagine del libro, Lawrence esplora la bellezza del paesaggio sardo, le tradizioni locali e la vita dei suoi abitanti.
Molte delle sue descrizioni della nostra Sardegna risultano ancora oggi autentiche e vere.
“Questa terra non assomiglia a nessun altro luogo”.
“La Sardegna è un’altra cosa: più ampia, molto più consueta, nient’affatto irregolare, ma che si perde in lontananza.
Catene di colline simili alla brughiera, irrilevanti, che corrono via, forse verso un gruppetto di cime drammatiche a sud-ovest. Questo dà una sensazione di spazio che tanto manca in Italia.
Incantevole spazio intorno a un individuo, e distanze da viaggiare, nulla di finito, niente di definitivo.
Simile alla libertà stessa”.
Una Sardegna selvaggia e indomita, che “né fenici, né romani, né greci né arabi la conquistarono mai”.