Il centrocampista Alessandro Deiola ai microfoni di Radio TV Serie A ha parlato del momento vissuto dai rossoblù, reduci dal pareggio con il Napoli.
“Aver raggiunto il pareggio contro il Napoli può significare tanto – ha commentato Deiola.
Venivamo da un momento non facile, dopo quella di Udine abbiamo dato un’altra risposta positiva, davanti avevamo i Campioni d’Italia.
Questo ci deve dare ulteriore carica e consapevolezza in vista degli scontri diretti che ci attendono.
Il Cagliari non molla mai, ci crede sempre sino in fondo: siamo la squadra che in campionato ha fatto più punti con gol segnati dal 90’ in poi, non può essere un caso”.
“Il mio ruolo preferito è la mezz’ala – ha aggiunto Deiola -, sono però a disposizione della squadra, gioco dove il Mister mi chiede, dove ci può essere più bisogno della mia esperienza e delle mie capacità: la scorsa stagione, per esempio, il Mister mi ha chiesto di fare anche il difensore centrale.
La cosa più importante è raggiungere insieme i nostri obiettivi, essere importante per i compagni dentro e fuori dal campo.
Ciò che importa davvero è il bene del Cagliari“.
“Da sardo giocare nel Cagliari è una responsabilità ancora maggiore, so di non potermi permettere cali e quando scendo in campo cerco di dare sempre il massimo, anche di più.
Indossare questa maglia è speciale, mi emoziona anche solo parlarne.
Rappresentiamo davvero un’Isola, tutto un popolo, non sono frasi di circostanza, è la realtà.
Ed è quello che cerco di trasmettere sempre ai compagni, soprattutto ai nuovi arrivati.
La nostra gente è legatissima alla squadra, non è qualcosa che si vive da tutte le parti.
Quando il Cagliari perde il dispiacere lo tocchi con mano, vincere significa regalare davvero delle giornate un po’ più serene a tantissime persone.
Questa maglia per me è come una seconda pelle, me la sento cucita addosso.
Il Cagliari è la squadra dove sin bambino sognavo di giocare; sono riuscito a coronare questo sogno e mi piacerebbe chiudere qui la mia carriera.
Non mi vedrei con nessun’altra maglia“.
LA GUIDA DEL MISTER
“Sin dal primo giorno in cui è arrivato con noi mister Ranieri ci ha dato tranquillità, serenità: ha compattato il gruppo, rendendolo unito, ancora più forte.
Siamo diventati un blocco unico: staff tecnico e squadra.
Siamo una famiglia, dove ognuno è disposto a dare tutto per l’altro, come fratelli.
E il Mister per noi è come un padre: lo seguiamo, lo seguiremo sino in fondo, perché sappiamo che lui ci guiderà a raggiungere i nostri obiettivi, come ha già fatto la scorsa stagione.
Di questo ne sono convinto”.
PRONTI ALLA BATTAGLIA
“Dopo la Lazio ci siamo detti che dovevamo archiviare il momento negativo, per noi sarebbe dovuto iniziare un altro campionato.
Ad Udine avremmo alla fine meritato anche qualcosa di più; contro il Napoli l’atteggiamento è stato giusto sin dall’inizio.
Si è visto il cambio di marcia che questo gruppo ha fatto, ora dobbiamo essere bravi a continuare su questa strada: i prossimi mesi saranno fatti di scontri diretti, battaglie, ci giochiamo tutto“.