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Vittorio Sanna: “Per salvarsi non basta quello che abbiamo già ottenuto”

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Una serata da dimenticare, quella del Cagliari, uscito ieri dal Ferraris amaramente sconfitto dal Genoa per 3-0.
A parziale giustificazione della disfatta, la nutrita lista di indisponibili di Mister Ranieri: oltre a Pavoletti e Mancosu, lo squalificato Luvumbo, gli infortunati Viola, Dossena, ai quali si sono aggiunti poche ore prima della gara, Mina e Jankto.

A non essere d’accordo sull’alibi delle troppe assenze, Vittorio Sanna, che al termine della gara ha commentato:

“Partiamo da quella che sarà la giustificazione che sentiremo di più: mancavano 6 titolari.
Se fosse vero questo, sarebbe altrettanto vero che con i 6 titolari noi stiamo lottando per la salvezza; gli altri 6, quelli che abbiamo visto giocare a Genova, non sono in grado nemmeno di lottare per la salvezza, perché sarebbero nettamente inferiori.

Ci si chiede: ma molti di questi sono stati acquistati per essere di Serie A, com’è che, non solo non lo sono in partenza, ma non lo sono nemmeno dopo dieci mesi di lavoro?
Quelli che abbiamo visto in campo sembravano sconosciuti, in difesa in particolare.

Non c’era assolutamente la capacità di fare squadra, non c’era un assetto capace di entrare in relazione.

Sembravano persone che si sono incontrate per la prima volta in campo, senza avere la capacità di potersi mettere insieme per riuscire a creare un reparto.

Il Genoa ha vinto 3-0, e ha vinto con una facilità disarmante, giocando con ritmo blando, facendo accademia, senza neanche doversi sporcare neanche il vestito, perché poi di fatto non ha subito neanche un’ammonizione, un po’ anche per collaborazione dell’arbitro”.

“Bene, se vogliamo salvarci, questo non è l’atteggiamento – ha sottolineato.
Intanto, chi entra al posto degli infortunati, deve dimostrare di essere di Serie A a sua volta.

Coloro che entrano in secondo piano non possono pensare di poter affidare ai compagni il destino della squadra e della loro stessa carriera.

Contemporaneamente, non possiamo neanche pensare che possiamo mettere chiunque, tanto da poter fare squadra, anche quando abbiamo altre assenze.
Il riferimento è preciso.

Se è vero che in difesa non avevamo alternative, se è vero che in attacco mancava Luvumbo, è altrettanto vero che a centrocampo forse qualche titolare lo potevamo schierare, invece di tenere Nandez in panchina, che è un po’ l’anima della squadra, e lasciando una coppia inedita a fare i mediani, Deiola e Prati, che non sono stati certo all’altezza della situazione, così come molti altri protagonisti della partita.
Insomma, la morale è questa: per salvarsi bisogna andare fino in fondo, non basta quello che abbiamo già ottenuto.


Lo dice la classifica: dobbiamo fare altri punti con lo spirito delle ultime partite, prima di questa.
Perché, se lo spirito sarà quello che abbiamo visto contro il Genoa, allora ci dobbiamo seriamente preoccupare
ha concluso.

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