Dopo l’addio di Ranieri al Cagliari, la società rossoblù è impegnata nel difficile compito di individuare un nome per la sua panchina, che possa raccogliere la pesante eredità lasciata dall’amatissimo Sir Claudio.
Il toto allenatore è già partito ed oltre al nome dell’allenatore del Torino, in uscita, Ivan Juric, si sono aggiunti anche quelli dell’ex allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, e Marco Baroni, tecnico del Verona.
A parlarne è la Gazzetta dello Sport, che scrive:
“Salvarsi è stata un’impresa.
Da tempo la lotta per non retrocedere non coinvolgeva così tante squadre.
Non era così avvincente, fino all’ultimo minuto del recupero.
Quel che aveva prospettato sin dalla scorsa estate il vecchio saggio Claudio Ranieri che, dopo il doppio miracolo cagliaritano, stanchissimo, ha tolto il disturbo e lasciato il calcio dei club.
Ranieri compirà in autunno 73 anni, ma è la dimostrazione di quanto il mestiere di allenatore logori, stressi, porti a volte dallo psicologo, faccia invecchiare, perdere i capelli o renderli bianchi anche in età non avanzata”.
Baroni, scrive la rosea, “è il principe delle squadre non big.
Lo vuole il Cagliari, il Monza, anche se l’Udinese osserva.
«Sono ambizioso», ha detto domenica.
“Tra oggi e domani incontrerà il presidente del Verona” ma sarebbero “poche le possibilità di trattenere Baroni, come già aveva fatto intuire il presidente”.
“Dionisi è attenzionato dal Cagliari che ha un compito delicatissimo: sostituire il mito Claudio Ranieri.
È un’eredità pesantissima.
Da oggi, il presidente Tommaso Giulini e il ds Nereo Bonato cominceranno il giro delle consultazioni.
Al momento sembra un testa a testa tra Baroni e Dionisi.
Se Gotti è blindato (a Lecce).
Quindi orecchie tese all’incontro di Baroni a Verona, la città di Bonato, e fiducia in Dionisi che piace pure al Monza.
Insomma, saranno due settimane intense.
Perché entro il 10 giugno bisogna chiudere tutte le caselle”.