QuattroMoriNews.it

QuattroMoriNews.it

Chi siamo   Pubblicità

Matteo Prati: “Roma? Sono concentrato sul Cagliari”

spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Nel corso di un’intervista a Ravennaedintorni.it il centrocampista rossoblù, Matteo Prati, ha parlato della sua prima esperienza nella massima serie, al Cagliari, dove ha collezionato 26 presenze con un gol e un assist.

Prati, 20 anni, è passato dalla Serie D alla Serie A nel giro di poco più di un anno.
Cosa si prova?
«Grande soddisfazione.

Da parte mia ho sempre dato il massimo impegno in qualsiasi categoria in cui ho giocato, senza mai smettere di crederci, con la voglia di voler sempre crescere e migliorare».

In questi giorni sei sotto i riflettori per le voci di mercato che ti vogliono alla Roma.
Come stai vivendo questo momento?
«Non lo seguo il calcio mercato. Se c’è qualcosa che devo sapere, chi di dovere mi informerà. Al momento sono concentrato sulla prossima stagione con il Cagliari».


Quali sono stati i momenti più belli della tua prima stagione in Serie A con il Cagliari?
«È stato un grande mix di emozioni e di prime volte, sia personali che professionali.

Ricordo il primo allenamento, il primo giorno a Cagliari, il primo incontro con mister Claudio Ranieri, le prime partite contro le “grandi”, che fino a quel momento avevo sempre e solo sognato.
La gioia più forte resta però il gol, un’emozione che è difficile da spiegare.
In una partita così importante (il 19 maggio scorso in casa del Sassuolo, nella vittoria per 2-0 che ha garantito la salvezza matematica), sotto la curva dove c’erano tantissimi nostri tifosi in trasferta.
Quel gol mi ha dato un’energia di una potenza mostruosa».

Qual è stata la differenza maggiore che hai notato tra campionato di A e di B?
«L’intensità di gioco. In Serie A hai pochissimo tempo per pensare, devi essere veloce di testa perché gli avversari ti sono subito addosso».


Soprattutto a centrocampo. Qual è il tuo ruolo preferito, tra i vari che hai provato?
«In passato ho fatto il trequartista, poi la mezzala, ma credo che ora il mio ruolo sia definitivamente quello di play davanti alla difesa».


Quale credi che sia il tuo grande pregio, dal punto di vista calcistico? E il difetto peggiore?
«Il pregio, anche secondo quanto dicono i vari allenatori che ho avuto, credo sia la freddezza con cui riesco ad affrontare gli impegni importanti e le varie fasi di gioco.

I difetti sono tanti e continuo a lavorare tutti i giorni, seguendo i consigli dei mister».

Come stai vivendo questo successo?
«Vivo questo piccolo successo con normalità, la mia quotidianità è la stessa.

Capita che qualcuno mi fermi e mi chieda qualcosa, sono un timido e mi imbarazzo.
Mi sto godendo il momento tranquillamente, con la mia fidanzata, la mia famiglia, gli amici di sempre, sono lo stesso ragazzo di qualche anno fa.
I miei genitori mi hanno insegnato a restare sempre umile».

spot_img


Leggi anche

Articoli recenti