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Alessandro Deiola: “Inizia una nuova sfida. La società sa cosa fare”

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Il centrocampista del Cagliari, Alessandro Deiola, nel corso di una conferenza stampa ha fatto il punto sui primi giorni di lavoro dei rossoblù guidati da mister Davide Nicola.

“Inizia una nuova sfida, l’impatto del nuovo allenatore e dello staff tecnico è stato molto positivo, stiamo lavorando bene.
I nuovi hanno portato carica e voglia di fare, così come faranno gli altri che arriveranno, a cominciare dal ritorno di Nicolas Viola che aspettavamo e ci fa felici.
La Società sa cosa fare, noi dobbiamo dare tutto sul campo e immagazzinare più in fretta possibile i concetti che mister Nicola sta impartendo da subito”.

“I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo, con loro non possiamo che fare bene.
Siamo sicuri che ci sosterranno anche quest’anno, soprattutto nei momenti di difficoltà, come è accaduto in passato.
Ci portiamo dietro un anno e mezzo di soddisfazioni, di battaglie, l’eredità di mister Ranieri è riassunta nella serenità e nella consapevolezza di raggiungere l’obiettivo senza perdere di vista la concentrazione”.

Spero di giocare il più possibile ed essere sempre utile per questa squadra – ha aggiunto Deiola -, che viene prima di ogni cosa.
Non mi arrendo mai, lavoro per farmi trovare pronto, non mi perdo d’animo di fronte a critiche o difficoltà, e alla fine raccolgo ciò che merito e che ritiene di darmi il mister con il suo staff.
Non leggo più di tanto i social, è giusto che ognuno dica la sua, ma ciò che conta è il parere di chi guida la squadra, della dirigenza, del gruppo, e alla fine parla sempre il campo”.

“Faccio il mio in bocca al lupo a Sebastiano Luperto, ci dà esperienza e leadership, un bravo ragazzo e un ottimo calciatore che ci servirà tanto.
Così come auguro il meglio a chi è andato via per altre sfide, li ringrazio per ciò che hanno messo a disposizione dei nostri colori.
Ripeto, siamo in una nuova sfida, con un tecnico e uno staff che hanno ovviamente filosofie e metodologie differenti, sta a noi dare tutto e imparare”.

Partire con quattro gare interne nelle prime cinque può essere un vantaggio e uno stimolo, sicuramente è una responsabilità perché giochiamo davanti alla nostra gente, anche se in ogni campo dove andiamo vogliamo giocarcela con energia, ambizione e umiltà ”.

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