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Mister Fabio Pisacane: “Con umiltà e coraggio potremo toglierci soddisfazioni”

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Bel pareggio per il Cagliari, uscito dalla Domus con in tasca un punto, guadagnato dopo l’1-1 nella prima gara della stagione contro la Fiorentina.
Gara combattuta, con la Fiorentina che passa in vantaggio nella ripresa grazie a Mandragora, ma il Cagliari non muore mai e lo dimostra al 94‘ quando arriva il meritato gol del pareggio, con punizione di Gaetano e Luperto che manda in rete.

“Oggi ho vissuto un’emozione forte – ha dichiarato Mister Fabio Pisacane al termine della gara.
Sul bus diretto allo stadio pensavo a questo esordio in Serie A così veloce rispetto a quando ho iniziato questo mestiere, ho ripensato a tanti momenti da calciatore, ringrazio i miei ragazzi e tutto il Cagliari, perché insieme abbiamo vissuto una bella serata“.


“Ho visto una squadra che ha cercato di mettere in difficoltà una Fiorentina costruita per fare un campionato di alto livello, un Cagliari che copriva bene le linee di passaggio con il lavoro di Prati davanti alla difesa.
Devo rivedere la gara ma credo si sia visto un Cagliari che ha fatto ciò che doveva per tutti i 90′ e più minuti.
Non abbiamo mai mollato, giocando un primo tempo gagliardo, una ripresa dove non ci siamo disuniti di fronte allo svantaggio.
Conosciamo il campionato che abbiamo davanti, ma con umiltà e coraggio potremo toglierci soddisfazioni”.

“Oggi era una strategia quella di inserire in corsa Luvumbo che poteva incidere di fronte alla minore lucidità dell’avversario, così è stato – ha dichiarato Pisacane in merito ai cambi.
Zito poteva fare ancora meglio ma sicuramente siamo contenti, così come di Gaetano che ha saltato quasi un mese di lavoro iniziale e dobbiamo piano piano ritrovare al pieno della condizione, Gianluca ha quella luce che serve, e a maggior ragione a gara in corso quando c’è meno lucidità può essere devastante”.

“Penso di rispecchiare la nostra storia, il Cagliari vuol dire dedizione, sacrificio, passione, emozione, e si è visto oggi con uno stadio così.
Cerco sempre di mettere in campo queste doti e di infonderle al gruppo.
Oggi è un punto di partenza, continuiamo così con umiltà e lavoro.
Pareggio stretto? Stiamo coi piedi per terra, di fronte avevamo un allenatore che è un maestro.
Ecco non esagererei però sicuramente siamo contenti”.

Ora a Napoli.
In Serie partite facili non ce ne sono, figuriamoci a Napoli, ma anche oggi con la Fiorentina.
Non dobbiamo mai demoralizzarci, occorre lavorare duro, serve anche avere sana presunzione, credere nelle proprie caratteristiche, e poi parla il campo“.

Prati oggi era nella sua zona di comfort, credo che i giocatori vadano capiti, coccolati, non condannati.
So cosa può darmi, non posso chiedergli ciò che chiedo ad Adopo, Folorunsho o altri con determinate caratteristiche.
Poi ha preso una botta ed era in difficoltà così ho scelto Mazzitelli.
Sono felice anche della prova che Prati ha fatto contro l’Entella, dove avevamo una struttura diversa in costruzione ed era normale che soffrisse.
Matteo sa che le cose non gli vengono regalate e deve andare a prendersele, come tutti”.

“Io voglio avvicinarmi quanto più possibile a quella che è la storia del Cagliari, per questo vorrei qualcosa che mi permettesse di giocare a quattro dietro – ha spiegato Pisacane, parlando della rosa in costruzione.
È normale pensare che ci potrà essere qualche gara dove giocheremo per strategia a tre dietro, ma per la mia esperienza di allenatore e di calciatore penso che avere un difensore in più non ti permette di dare determinata spinta offensiva.
Uno punta ad avere una difesa a tre e non a cinque, ma poi non sempre dipende da te“.

Emozione?
Fortissima, penso che se fosse finita ugualmente 1-1 ma con gol nostro al 60’ non sarebbe stato così bello.
Quindi prendiamoci questa bella energia e lavoriamo sodo, ha concluso.

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