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Il simbolo sardo: il Maialetto arrosto (Porceddu)

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Il maialetto, ovvero su porceddu, è uno dei simboli gastronomici della Sardegna, immancabile sulle tavole sarde.

È importantissimo scegliere con cura la carne, ossia un maialino da latte (con un peso tra i 4 e i 7 kg), che dovrà cuocere pazientemente su una buona brace, per far sì che si formi la crosticina croccante in superficie e che all’interno rimanga tenero e gustoso.

Anche se non è raro l’utilizzo di erbe e aromi, il gustoso porceddu non ha bisogno di grandi aggiunte durante la fase di cottura, mentre a fine cottura si potrà aromatizzare con i caratteristici rametti di mirto.

La tradizione prevede che il famoso porceddu venga arrostito rigorosamente allo spiedo, ma nelle case moderne, dove il caminetto ormai è sempre più raro, si può comunque ottenere un buon risultato, molto vicino all’originale, con la cottura in forno. Quella che vi proponiamo è una ricetta molto semplice, che necessita solo di salatura finale. Ecco come si fa.

Ingredienti

  • metà maialetto da latte
  • sale
  • foglie di mirto

Procedimento

Portare la temperatura del forno a 160° (ventilato). Posizionare la metà del maialetto su una teglia da forno, con la cotenna rivolta verso l’alto. Sistemare la teglia al centro del forno e lasciar cuocere a 160° per un’ora. Finire la cottura portando poi la temperatura a 190/200° per 45/50 minuti. La cottura è perfetta quando la cotenna diventa croccante, profumata e di un bel color bruno.

A fine cottura salare, tagliare in pezzi e servire su un tagliere di sughero (o un piatto da portata) con foglie di mirto.

Consigli

Naturalmente, come avviene per ogni antica preparazione che si rispetti, ogni famiglia ha la sua ricetta e le sue abitudini. Non è raro trovare chi incide la carne a crudo, chi la spennella con olio o lardo, chi utilizza il sale a inizio o a metà cottura e chi gira la carne nel corso della cottura. Con questa ricetta, invece, non si dovrà far altro che infornare e salare a fine cottura. Il risultato è garantito!

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