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Plusvalenze Juve: per gli altri club coinvolti i tempi si allungano

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Mentre la Juventus vivrà due mesi di fuoco tra campo e giustizia (ordinaria e sportiva, si va dal ricorso al Coni per la restituzione dei 15 punti sul caso plusvalenze, al rischio di nuove penalità per il secondo filone di indagini sulle manovre stipendi), per gli altri club coinvolti nel caso delle cosiddette “partnership sospette” con la Juventus (Bologna, Sampdoria, Udinese, Atalanta, Sassuolo e Cagliari per l’acquisto di Alberto Cerri) si prospetta una sospensione in attesa di documentazione.

L’orientamento del procuratore Chiné sembra essere questo, come in sostanza spiega La Gazzetta dello Sport. Chiné non deferirà e non archivierà dal momento che alcune procure (come quelle di Cagliari, Genova e Bologna) hanno già avviato delle inchieste penali. In caso di indagini pendenti sugli stessi fatti di cui si sta occupando la magistratura ordinaria, il codice di giustizia sportiva permette di riaprire l’indagine a fronte di nuove prove.
In questo modo si vuole evitare ciò che è accaduto con la Juventus – spiega Calcio e Finanza -, ovvero procedere con i due gradi di giudizio (i bianconeri erano stati assolti in primo e secondo grado per le plusvalenze) e poi riaprire un nuovo procedimento. Questo significa che per gli altri club coinvolti i tempi si allungano e si andrà sicuramente alla prossima stagione.

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