Fabio Pisacane nel corso della trasmissione “Il Cagliari in diretta” ha commentato la stagione della Primavera, festeggiata con la salvezza dopo la vittoria sul Frosinone che ha permesso ai rossoblù di mantenere la categoria.
“Da quando sono entrato in Primavera abbiamo cercato di infondere nei ragazzi la mentalità che mi ha sempre contraddistinto da calciatore: passione, impegno, perseveranza, sacrificio. Una squadra guerriera, che non deve mollare mai: tante partite le abbiamo riprese proprio perché volevamo farlo a tutti i costi e così siamo arrivati alla salvezza“.
“Uno dei momenti più belli di questi due mesi è stato senza dubbio la gara in casa contro la Juventus: all’82’ eravamo sotto di due reti a tre. In pochi minuti siamo riusciti a ribaltarla completamente ed è finita 5-3“.
Su Dossena. “Stando nello staff di Liverani avevo visto Dossena lavorare in allenamento. Un vero lottatore. Non giocava, cercavo di sostenerlo anche perché nella sua storia ci rivedevo la mia: anche lui come me arrivava da Avellino, da una categoria inferiore, e per questo doveva dimostrare di meritare la maglia del Cagliari. Nella gara contro il Cosenza. È andata bene”.
La spinta dei tifosi nel rush finale. “Quando è arrivato mister Ranieri lo stato d’animo è cambiato, nell’ambiente come nella squadra. Anche al Tardini ci saranno tanti tifosi del Cagliari: sentirli vicini è importantissimo, soprattutto in partite come questa. Sarà una spinta in più“.