Lacrime, sofferenza e silenzio nell’ultimo saluto alla 19enne Najibe Zaher, una delle quattro giovani vite che all’alba di domenica scorsa si sono spente nel drammatico incidente di viale Marconi a Cagliari, al termine di una serata spensierata.
Ad accompagnare il feretro, numerosi amici della sfortunata giovane, tutti in bianco, “il suo colore preferito”.
Immensa la disperazione dei genitori di Najibe, la madre Merita e il padre Omar, riuscito ad arrivare davanti alla bara della figlia sorretto dagli amici presenti in cimitero.
Il padre della giovane, affranto dal dolore, ha trovato la forza di rivolgere un appello ai giovani.
“Io mi auguro che i ragazzi imparino, che non facciano più queste cose” ha commentato tra le lacrime.
“È il destino, certo, ma si può prevenire.
Mi auguro che mettano la testa a posto e che quando non possono guidare chiamino qualcuno, i loro familiari. Hanno tutto il futuro davanti a loro.
Najibe era la mia vita, ho costruito tutto per lei. Non posso accettare una cosa del genere”.
Un pensiero anche per le altre vittime (Alessandro Sanna, Giorgia Banchero e Simone Picci) e le loro famiglie:
“Mi dispiace per tutti i familiari che hanno avuto questa disgrazia, una cosa del genere non dovrebbe mai succedere, stavano costruendo il loro futuro“.