L’ennesima sconfitta (la terza nell’arco di otto giorni) del Cagliari contro la Fiorentina ha lasciato molta amarezza nei rossoblù, a digiuno di vittorie al termine della settima giornata.
“Abbiamo una squadra che non è ancora una squadra“.
È questo il parere di molti, compreso quello di Vittorio Sanna che sul suo canale YouTube ha commentato:
“C’è da lavorare, c’è da impegnarsi, c’è da recuperare immediatamente fiducia e determinazione.
Se non basta quanto si lavora, proporre di lavorare di più.
Assente Luvumbo, probabilmente infortunato ma non è stato detto, è mancata del tutto quell’aria frizzante che Zito riesce a dare ma, purtroppo, da solo“.
Ha poi continuato la sua analisi: “Il Cagliari non è cresciuto, anzi, per la prima volta in questo campionato, abbiamo visto una regressione.
Quando c’è una regressione, c’è una ragione e basta guardare in faccia i giocatori per capirla: la depressione, il momento in cui tutto sembra difficile da ottenere.
C’è questa pressione particolare, che non ti permette di avere quell’entusiasmo, quella serenità, quella libertà, che ti può permettere di fare le cose, che sai già fare, nel modo più giusto ed efficace.
Il Cagliari non è riuscito a crescere nella partita con la Fiorentina, a differenza delle altre partite. E non è riuscito a crescere perché nel suo processo di crescita sta mancando la serenità.
“Il compito di Ranieri sarà proprio questo: rigenerare la serenità e proteggere la squadra da tutte quelle che sono le pressioni che si vivono nel mondo del calcio.
Pressioni che sentono chiaramente quelli più deboli, più fragili, quelli che hanno bisogno di crescere di più rispetto ad altri.
Ci vuole quella resilienza, quella capacità di reazione, quella capacità di opporsi alla fase decrescente, per poter riprendere il cammino verso qualcosa di più produttivo“.