Nel corso di un’intervista a TMW, l’agente Federico Pastorello, ha parlato dei suoi assistiti Alberto Dossena e Simone Scuffet.
Dossena al Cagliari è una delle grandi sorprese della Serie A?
“Alberto ha fatto un percorso di carriera difficile.
È partito dalle divisioni inferiori, si è fatto notare in Lega Pro ma abbiamo avuto anche dei problemi a trovare una squadra di B che lo comprasse.
Poi è arrivato il Cagliari e siamo andati lì di corsa, senza pensarci neanche per un secondo.
Dal punto di vista economico siamo andati incontro al club con la promessa che se avesse meritato avremmo rivisto l’accordo.
Così è stato, nonostante la prima parte di stagione difficile”.
Ha poi aggiunto: “Poi è arrivato Ranieri e le cose sono cambiate: il tecnico ha intravisto le cose che lo rendono speciale.
Dossena è il classico difensore italiano, che fa della concentrazione, del fisico, dell’intelligenza tattica e della grinta la sua forza.
Oggi è un difensore che non ha limiti.
Se vedo un giocatore come Gatti che ha avuto un’opportunità arrivando dal Frosinone non vedo perché Dossena non dovrebbe averla in un grande club.
Ha tutto per poterci arrivare: oggi pensa alla salvezza ma mi aspetto un bellissimo futuro“.
In merito a Simone Scuffet, Pastorello ha dichiarato: “Ha seguito il nostro consiglio di guardarsi intorno fuori dai confini italiani, visto che il non essere confermato allo Spezia è stato un brutto colpo.
Ha accettato di andare al Cluj dove ha trovato costanza di rendimento, ha fatto esperienza e ha imparato una nuova lingua.
Poi ha accettato Cagliari, dove c’era un portiere forte che aveva contribuito alla promozione ma che non aveva mai fatto la Serie A.
La società e Ranieri sono stati chiari: se la sarebbe giocata.
Ha continuato ad allenarsi e ha preso il posto per merito suo, non per demeriti dell’altro“.