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Goldaniga: “Dovremo recuperare terreno ma non partiamo mai battuti come abbiamo dimostrato in casa della Juve”

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Ospite di “Serie All News” su Radio TV Serie A, Edoardo Goldaniga ha parlato del momento vissuto dai rossoblù e delle aspirazioni future, con l’ambizione della Società e il cammino verso l’obiettivo salvezza.
“Siamo gli ultimi arrivati in Serie A, sapevamo che avremmo potuto incorrere in difficoltà avendo tanti esordienti in categoria, e molti giovani.
Non abbiamo mai mollato, siamo consci del nostro percorso che è lungo e denso di insidie, per questo servirà equilibrio sia nei momenti positivi che in quelli negativi per arrivare al traguardo della salvezza.
Nelle prime giornate abbiamo trovato grandi squadre contro le quali non era facile ottenere punti e dove siamo stati puniti.
Nelle prossime gare dovremo recuperare terreno al cospetto di varie avversarie più simili a noi per rango: ce la giochiamo con tutti, non partiamo mai battuti come abbiamo dimostrato in casa della Juventus“.

A Cagliari sto molto bene – ha dichiarato Goldaniga -, in carriera ho cambiato diverse città e qui ho trovato un ambiente ideale, per crescere e rimanere a lungo.
Il Club ha ambizione, c’è attenzione al dettaglio, un centro sportivo all’avanguardia e una tifoseria appassionata non solo a Cagliari ma in Sardegna e nel resto del mondo.
E poi c’è un progetto per costruire il nuovo stadio molto avanzato: anche gli ultimi playoff hanno dimostrato quanta fame di calcio ci sia attorno al Cagliari, se avessimo avuto un impianto col doppio della capienza lo avremmo riempito“.

“I playoff della Serie B e la finale di Bari saranno un ricordo indelebile, un’emozione enorme per tutto quello che è successo.
Tornare a Cagliari con la città in festa fu pazzesco, per qualche giorno non abbiamo dormito e si è soltanto festeggiato.
Il calcio è così, a volte gioisci e a volte sei molto triste, come successo a noi l’anno prima con la retrocessione che fu molto dolorosa. Ma poi è arrivato un grande riscatto“.

Mister Ranieri? Non ha bisogno di presentazioni, la sua carriera e ciò che ha fatto nel calcio parlano da soli.
Ha tanti pregi, una enorme voglia di insegnare calcio e inculcare la sua mentalità, quella di lottare sempre al di là del risultato e non mollare mai. Queste cose poi ti rimangono.
Siamo tutti, lui in primis, focalizzati sull’obiettivo salvezza che è determinante per il Cagliari e per la Sardegna“.

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