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Enzo Francescoli: “Con i sardi un amore infinito”

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Sulla rivista Domus Rossoblù, una bella intervista di Fabio Frongia ad uno dei giocatori più amati dai tifosi: Enzo Francescoli.

Dici, scrivi, leggi Enzo Francescoli e per tutto il mondo rossoblù (ma non solo) si sprigiona un tripudio di emozioni.
Profumi tangibili di classe, lusso calcistico che anche a oltre trent’anni di distanza fa capire quanto i tifosi del Cagliari apprezzino il “Principe” e considerino un reale privilegio l’averlo potuto ammirare e sostenere”.

“A luglio l’ultima di tante sortite cagliaritane di Enzo, indissolubilmente legato alla città e alla sua gente, che non manca mai di tributare ciò che un tale campione del calcio mondiale merita.
Sei mesi fa l’occasione è stata propizia per ritrovare Claudio Ranieri, nel frattempo tornato in Sardegna per l’ennesima cavalcata“.


“È sempre meraviglioso ritrovare il mister e poter scambiare qualche parola con lui – ha dichiarato Francescoli.
Era passato un mese circa dalla notte di Bari, che tutti abbiamo vissuto con trepidazione e poi gioia sfrenata da ogni angolo del mondo.
Come sempre abbiamo scherzato, scambiato qualche chiacchiera sul Cagliari di oggi, i ricordi e i momenti che stiamo attraversando ora, lui di nuovo qui nell’Isola e io al River Plate“.

Che rapporto è stato con Ranieri? Sempre leale, franco, schietto come deve essere quello tra un allenatore e un calciatore, di qualsiasi livello esso sia.
Ranieri mi ha aiutato molto nei primi mesi dal mio arrivo in Italia, perché è vero che avevo una già lunga esperienza ai massimi livelli ma era un contesto del tutto nuovo per me, in una Serie A al top internazionale.
Andò bene, fu la prima di tre stagioni memorabili per me e il Cagliari, anche dopo l’addio del mister”.

Un triennio che lo ha fatto entrare nell’Olimpo della storia rossoblù.
È un onore enorme essere accostato ad altre leggende del Club, e per questo ringrazio il popolo di Cagliari e della Sardegna“.

Ho un grande rapporto con i sardi che vivono ovunque e trepidano per la squadra.
Mi hanno sempre tributato affetto, ogni volta che torno respiro la passione per il Cagliari e la bontà d’animo nei miei confronti.
Li ringrazierò in eterno, è un sentimento reciproco“.

Salvezza? Il Cagliari deve salvarsi e può farlo, ha i valori giusti ed è forte di un tecnico come Ranieri che ne ha viste e giocate tante…”.

Sulla scomparsa di Gigi Riva.
L’addio a Gigi Riva mi ha impressionato per tutto ciò che lui ha rappresentato e per l’enorme dimostrazione del popolo rossoblù, ci mancherà ma resta il suo enorme esempio“.

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