Nahitan Nandez al termine della gara contro la Juventus ha commentato il pareggio 2-2 con i bianconeri e ha parlato anche del presunto fallo su Federico Chiesa, episodio chiave per il risultato finale, dal quale è scaturito il primo gol bianconero.
“Abbiamo fatto un gran primo tempo, non li abbiamo fatti giocare, abbiamo creato tantissime occasioni e segnato due reti.
L’inizio del secondo tempo è stato tranquillo, poi c’è stato l’episodio del fallo che, lo ripeto, non lo era – ha spiegato Nandez.
Mi dispiace tanto, l’ho detto prima all’arbitro, poi al Mister e ai miei compagni: non l’ho assolutamente toccato, quello non è mai fallo.
Chiesa ha urlato come se avesse ricevuto un brutto colpo, ma io non l’ho toccato, sono stato ammonito per un fallo che non ho commesso e, soprattutto, da lì è scaturito il loro gol.
Ormai la partita è finita, non ci possiamo far nulla, ma il rammarico resta.
Durante la gara c’erano stati dei falli su Luvumbo, che non sono stati sanzionati.
Tutti possiamo sbagliare, ma noi ci stiamo giocando la Serie A“.
“Andiamo a casa con po’ di rammarico, potevano essere tre punti – ha aggiunto Nandez -, però ne è arrivato uno che contro la Juventus è comunque importante“.
“La prima parte di questo campionato per noi è stata complicata, non trovavamo la strada giusta per essere quel Cagliari che volevamo tutti.
Ne siamo venuti fuori con il lavoro e l’unità, tutti insieme.
Ora la squadra sta facendo un buon percorso: ultimamente siamo stati capaci di ottenere dei buoni risultati, anche contro squadre di prima fascia, come Atalanta, Inter e oggi Juventus.
Ci alleniamo bene, non ci sono titolari e riserve, anche chi subentra sa che può essere determinate e scende in campo con voglia di vincere.
Siamo fiduciosi: il gruppo fa la differenza e noi siamo un grande gruppo.
Lotteremo con il Mister – che ci dà tanto sia in campo che fuori – fino alla fine restare in Serie A“.
Immancabile il supporto dei tifosi.
“Cosa possiamo dire della gente… possiamo solo ringraziare, ringraziare, ringraziare – ha sottolineato con gratitudine Nandez.
Per noi è bello vivere la partita con questa gente che non smette di incoraggiarci dall’inizio alla fine.
Io sono innamorato di questa gente, che mi ha accolto come se fossi uno di loro dal primo giorno, sono innamorato della città“.
“Il mio futuro? Per me ora l’unica cosa che è importante è fare di tutto, assieme ai miei compagni, per raggiungere il nostro obiettivo: la permanenza in Serie A – ha risposto.
Per pensare al mio futuro ci sarà tempo.
Ci aspettano cinque finali, dobbiamo provare a fare punti in ogni match.
Ora andremo a Genova a fare la nostra partita, come stiamo facendo”.
In caso di salvezza ti taglierai la barba?
“Barba e anche i capelli“.
