Presenti al torneo di padel in memoria di Giampiero Galeazzi, David Suazo e Mauro Esposito, protagonisti con Gianfranco Zola del magico tridente del 2003-2005, hanno parlato della salvezza del Cagliari, ai microfoni di TGR Sardegna.
Insieme, dopo tanto tempo.
“Gli anni passano, ho qualche capello bianco” ha sottolineato Esposito, che ha poi aggiunto sorridendo: “David sta sempre bello in forma”.
“Bello ritrovarsi, siamo rimasti amici, anche se ci vediamo poco”.
“È bello ritrovarci – gli ha fatto eco Suazo.
“Ora Mauro ha i capelli bianchi, io facevo le trecce e ora sono rasato…”, ha sottolineato Suazo con un sorriso.
Cagliari, un legame importante per Suazo.
“Sono riuscito a rimanerci, anche perché mia moglie è sarda, i miei figli sono nati qua”.
Sulla stagione del Cagliari appena conclusa.
“Senza il tridente magico fai fatica“ ha scherzato Esposito.
“Siamo contentissimi per il Cagliari.
Ero straconvinto che si sarebbe salvato, ho lavorato con Ranieri ed ero convintissimo che avrebbe salvato i rossoblù: è un allenatore con un’esperienza unica, che porta i giocatori dalla sua parte“.
“Se abbiamo sofferto? È normale, io ho fatto al Cagliari 8 anni – ha risposto Suazo -, Mauro ne ha fatti 6, ti rimane dentro.
Poi quando vedi perdere la tua squadra… ovvio che soffri.
Ma eravamo convinti che si sarebbe salvato, per quello il Mister rappresenta e che ha fatto, soprattutto con i tifosi: li ha fatti stare uniti.
Qualche punto in più stavolta lo hanno portato i tifosi.
Alcune vittorie alla Domus, sono state clamorose, e quello lo fai solo se hai qualcosa dentro, qualcosa in più”, ha concluso Suazo.