QuattroMoriNews.it

QuattroMoriNews.it

Chi siamo   Pubblicità

A tu per tu con Simone Barone, vice di mister Nicola

spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Il vice allenatore Simone Barone si è raccontato sui canali ufficiali rossoblù, spaziando dall’attualità con le prime settimane di lavoro di fianco a mister Nicola, al passato rossoblù da calciatore.

PARTENZA FORTE
“Siamo molto contenti di questa prima parte di ritiro, sia nel lavoro svolto in Sardegna sia qui a Saint-Vincent e Chatillon.
Piano piano si sono inseriti in gruppo anche i ragazzi reduci da Europei e Coppa America, perciò siamo molto soddisfatti di come tutti stanno reagendo”.

FINALMENTE CAGLIARI
“Come staff sapevamo che c’era la fortissima volontà del mister di venire a Cagliari e da parte del Club di avere lui come nuovo condottiero.
Sicuramente l’attesa dell’ufficialità è stata un po’ più lunga del solito, abbiamo aspettato con serenità e pazienza, lavorando nel frattempo sulla programmazione a livello fisico, tecnico e tattico, ragionando su come organizzare le sedute di allenamento.
Adesso il focus è sul fare capire ai calciatori il credo del mister, come si intende giocare nelle due fasi, con e senza palla, e piano piano arriveremo ad ottenere ciò che ha in mente: un calcio aggressivo e dinamico nelle tre zone del campo (alta, media e bassa)”.

RAPPORTO COI RAGAZZI
“Personalmente cerco di portare la mia esperienza che arriva da una carriera ad alto livello, e dall’avere giocato in squadre con obiettivi differenti, dalla salvezza all’Europa passando per i Mondiali con la Nazionale.
Con i ragazzi mi piace avere un rapporto diretto: talvolta mi viene chiesto dal singolo, in altre occasioni sono io che faccio un passo per promuovere un certo tipo di rapporto e conoscenza che poi può aiutare tutti sul campo.
Sia io che il mister siamo stati calciatori quindi conosciamo le dinamiche di spogliatoio, questo conta anche se poi l’approccio deve essere sempre molto attento curando il dettaglio”.

DI NUOVO IN SARDEGNA
“Fu una stagione (2009-2010) molto bella, che i tifosi ancora ricordano.
È vero, giocai poco, ma non per questo la considero un’annata meno significativa, anzi.
A Cagliari vissi un’esperienza indimenticabile, nel 2010 nacque il mio primo figlio, quindi il ricordo è forte sia per me che per mia moglie.
In Sardegna ritrovai, tra l’altro, alcuni ex compagni di avventure precedenti, conobbi mister Allegri che è uno dei migliori e dai quali ho cercato di apprendere.
E poi ho conosciuto l’Isola, dove il Cagliari rappresenta una vera e propria ragione di vita, una Nazionale con un rapporto fortissimo con la propria gente”.

SENSO DI APPARTENENZA
“L’ho detto anche al mister quando si è paventata questa possibilità: se indossi la divisa del Cagliari non sei solo in una squadra di calcio ma rappresenti una regione intera, una sorta di nazione, e questo significa tantissimo.
Noi non possiamo fare altro che lavorare duramente e metterci la stessa passione dei tifosi per regalare loro delle soddisfazioni”.

spot_img


Leggi anche

Articoli recenti