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Tommaso Giulini: “Il calcio è dei tifosi, le squadre sono dei tifosi, non lo ricordiamo mai abbastanza”

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In occasione del “Sport Business Talk”, il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha affrontato vari temi legati all’attualità del club rossoblù, riflettendo sull’avvio di stagione e delineando le sfide future della squadra.

Giulini ha commentato il recente andamento della squadra, sottolineando i progressi delle ultime partite.
“Ci siamo ritirati su nelle ultime due gare, riprendendoci quei punti che avevamo lasciato per strada in particolare tra la trasferta di Lecce e la gara in casa contro l’Empoli.
Siamo tornati in media salvezza, in una corsa che sarà complicata: le neopromosse hanno qualità e disponibilità per fare molto bene, i nuovi format delle competizioni europee per Club toglieranno energie alle big e quindi la soglia salvezza potrebbe alzarsi rispetto alle scorse stagioni”.

Il presidente rossoblù ha espresso orgoglio per il traguardo raggiunto con il Cagliari, arrivato all’undicesima stagione sotto la sua gestione.
“Questo è l’11° campionato sotto la mia gestione, il 9° di Serie A: lo ribadisco sempre con orgoglio perché non è mai facile rimanere nella massima serie, ancora di più per noi ormai pochi presidenti e proprietari italiani rimasti al timone”.

“Guidare il Cagliari, indossare la maglia rossoblù è un’enorme responsabilità – ha aggiunto Giulini perché rappresentiamo una regione e un popolo meravigliosi, che ho la fortuna di frequentare da tantissimi anni.
In Sardegna, a differenza di regioni e terre confrontabili (penso alla Sicilia, alla Corsica, ai Paesi Baschi), solo una squadra ha raggiunto la Serie A di calcio e vinto uno storico scudetto.
Questo da solo fa capire il significato del Cagliari per i sardi che ci seguono e sostengono in ogni occasione, da ogni parte del mondo.
Anche per questo nello sport la parola imprenditore non è quella adatta: il calcio è dei tifosi, le squadre sono dei tifosi, e non lo ricordiamo mai abbastanza”.

Facendo riferimento all’importanza degli esempi positivi nello sport, Giulini ha elogiato l’ex allenatore Claudio Ranieri, citando il suo comportamento esemplare durante la sfida con il Bari.
“Credo ci sia sempre molto bisogno di esempi positivi da seguire, di messaggi importanti.
Il nostro ex allenatore Claudio Ranieri, proprio a Bari mandò un messaggio splendido non solo ai nostri tifosi ma a tutto lo sport: il calcio va vissuto con equilibrio, ma soprattutto con rispetto”.


Un tema cruciale toccato da Giulini è stato quello del VAR.
“Il VAR va prima di tutto capito, perché è soggetto a dinamiche innumerevoli.
Faccio un esempio recentissimo: contro la Juventus abbiamo assistito a due rigori abbastanza “leggeri”.
Abbiamo voluto chiarire con i vertici arbitrali il perché nel rigore per noi fosse stata valutata tutta l’azione dal principio, cosa non successa in occasione del rigore per la Juventus.
Se nel primo caso poteva essere uscita la palla e quindi il VAR poteva intervenire, nel secondo l’eventuale fallo di Gatti non era una fattispecie “da VAR” e andava lasciato al giudizio dell’arbitro in campo.
Una risposta che ha chiarito un mio dubbio.
Spesso addetti ai lavori e tifosi non conoscono perfettamente le regole e nascono discussioni prive di senso, penso che il VAR a chiamata potrebbe essere una bella idea per aumentare lo spettacolo.
Credo anche che un’evoluzione positiva potrebbe essere creare delle vere e proprie squadre arbitrali che durino per tutto il campionato, visto che a volte ci sono difetti di comunicazione fra arbitri e addetti VAR”.

Giulini ha poi parlato del nuovo stadio del Cagliari.
“Porterà il nome di Gigi Riva, il più grande attaccante della storia del Cagliari e del calcio italiano, nessuno come lui.
Purtroppo siamo ancora nei meandri della burocrazia, c’è poco da aggiungere.
Oggi fare uno stadio in Italia è davvero un calvario.
Credo che il governo debba fare qualcosa, si parla degli Europei 2032 che già dovremo dividere con la Turchia, ma è fondamentale arrivare ad avere quei 5-6 stadi all’altezza di accoglierli”.

Qualche parola su Nicolò Barella, che secondo Giulini rappresenta il presente e il futuro della Nazionale Italiana.
Nicolò oggi è un centrocampista totale, può fare tutto in mezzo al campo ed è un calciatore ormai formato, un leader.
Barella è il presente e il futuro dell’Italia e a Cagliari fortunatamente lo conosciamo bene”.

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