Dopo Cagliari-Lecce, ai microfoni anche il presidente rossoblù Tommaso Giulini, ha espresso la sua soddisfazione per il bel successo casalingo.
Una vittoria dedicata a Gigi Riva a pochi giorni dall’anniversario della sua morte, avvenuta lo scorso 22 gennaio.
“Vincere oggi con tre ingressi dalla panchina è un bel segnale per il gruppo, ancora di più nella settimana che ci porta all’anniversario della morte di Gigi Riva – ha commentato Giulini.
Arrivare a quella data con una vittoria e alcuni risultati positivi consecutivi, diversamente da altre volte in cui non eravamo riusciti a onorare la memoria di Gigi, è molto importante”.
“Siamo soddisfatti per i tre punti e per i tre risultati positivi consecutivi.
Ci prendiamo gli applausi ma senza perdere umiltà, così come quando abbiamo perso delle partite non ci siamo depressi e abbiamo continuato a lavorare, oggi siamo contenti ma sappiamo che la strada è lunga.
È la vittoria del gruppo, gli innesti dalla panchina hanno cambiato la partita, e così a maggior ragione ci rendiamo conto della forza del gruppo, connubio tra i ragazzi più esperti che magari giocano e i nostri giovani”.
“Siamo cresciuti rispetto alla sconfitta contro l’Empoli a inizio stagione, dopo la quale parlai coi media perché attraversavamo un momento complicato.
Abbiamo lavorato, abbiamo capito che in campo bisogna mettere determinate caratteristiche altrimenti non ti salvi.
Quella sconfitta e quella di Venezia a fine 2024 ci hanno fatto capire cosa serva davvero e speriamo di non incappare più in quel tipo di prestazioni e risultati.
Dobbiamo rimanere umili – ha rimarcato Giulini -, pensiamo a venerdì sera a Torino, compiaciuti per quanto fatto oggi ma consci che servono fame e determinazione, mancate talvolta soprattutto in alcuni scontri diretti.
Dobbiamo mantenere umiltà senza sbalzi d’umore, pensiamo a Torino senza abbassare la guardia.
Non possiamo incappare più in sconfitte come quella di Venezia, dove buttammo via la partita”.
IL PUNTO SUL MERCATO
“L’anno scorso a gennaio inserimmo Mina e Gaetano che furono importantissimi, spero di poter dire altrettanto quest’anno di Caprile.
Il direttore Bonato lavora anche stavolta per trovare ciò che serve.
Offerte? Per ora c’è poco, non vedo nessuno dei nostri davvero in uscita.
Aggiungo anche che stiamo molto attenti a chi eventualmente cedere, perché oggi è stata la vittoria di tutti, dal primo all’ultimo, dei grandi e dei giovani.
Quindi valuteremo bene, qualora arrivassero reali offerte per i nostri”.
