Dopo l’allenamento odierno svolto a porte aperte, Claudio Ranieri ha presentato l’attesissima e importante sfida di sabato 27 (ore 20.30) contro il Venezia, per il turno preliminare dei playoff.
Una partita in cui un ruolo determinante lo avranno i tifosi, che stamattina erano presenti alla Domus per sostenere lui e la sua squadra. Prima dell’allenamento, Ranieri si è presentato sotto la curva. “Cosa gli ho detto? Che avremmo tirato in quella porta e che, siccome l’avremmo centrata poche volte, ho chiesto di restituirci i palloni per completare l’allenamento” scherza.
“Ho chiesto ai tifosi di sostenerci come fanno sempre e ancora di più – ha continuato il mister rossoblù -, è stata una bellissima mattinata. Ringrazio la nostra gente, mi scuso con chi non ha potuto esserci a causa dell’orario mattutino. Mi auguro ci siano altre occasioni per poter fare l’allenamento a porte aperte nel pomeriggio“.
“Alla partita di sabato noi arriviamo con la testa libera, con la voglia di fare il massimo, non ci sono favoriti, sfidiamo il Venezia che è una squadra forte che sta bene. Sarà dura per noi ma anche per loro non sarà facile vincere a Cagliari“.
“Non sono gare che vanno caricate troppo – ha aggiunto -, è una sfida dentro o fuori, è come un derby o una finale, un allenatore deve fare da equilibratore perché già i ragazzi e i tifosi sono molto adrenalinici nell’avvicinarsi alla sfida.
Nella mia testa, nel nostro gruppo siamo preparati a poter giocare anche 120′ e recupero, perché non ci portiamo nulla da casa, niente è scontato. Il Venezia sa come muoversi, sa cosa fare, ma anche noi siamo pronti: non siamo quelli del girone d’andata, quando hanno fatto quattro gol qui“.
“Sappiamo che al Venezia è legato un brutto ricordo di quanto successo un anno fa, adesso è un’altra storia ed entriamo entrambe in corsa per giocarci le nostre carte. È vero che non abbiamo mai vinto contro Venezia e Parma, questo conta niente. Nei playoff si azzera tutto, pensiamo solo al Venezia e a fare quello che abbiamo studiato: sappiamo loro punti forti e di debolezza, proveremo ad accentuare i secondi e limitare i primi. Pohjanpalo? Non c’è solo lui, è un riferimento importante dentro l’area di rigore, ma hanno elementi che ruotano molto bene, si scambiano, capiremo se difesa a tre o a quattro. Sono gare che si giocano con la testa e con le gambe, stiamo bene fisicamente e di conseguenza c’è fiducia”.
“Ai ragazzi ho detto che se vogliamo passare un’estate serena dobbiamo dare tutto da sabato fino a quando sarà, perché se avremo profuso il massimo impegno non potremo e non potranno rimproverarci nulla. Giocare ogni tre giorni? Speriamo di avere il problema – ha sorriso – pensiamo al primo problema che si chiama Venezia. La classifica e il cammino hanno detto certe cose, vedremo cosa diranno i playoff“.
“Stanno tutti bene – ha aggiunto – tutti devono farsi trovare pronti in qualsiasi momento, i 5 cambi aiutano a gestire la gara e dovremo essere bravi a capire i momenti della partita”.
Sui singoli. “Rog è un giocatore importante, non è ancora al top ma certamente può darci molto. Luvumbo ha amplissimi margini di miglioramento, deve essere più incisivo, tirare di più in porta, solo così crescerà e raccoglierà tutto quanto ha di potenziale.
Prelec, manca ancora di un pizzico di cattiveria, deve liberarsi un po’ e crederci sempre di più; è giovane, va aspettato, sta maturando acquisendo convinzione e aiutando tanto la squadra”.
“A tre o a quattro? Vedremo, sabato deciderò. Adesso servono esperienza, sangue freddo e voglia di fare bene“.