All’Unipol Domus è andata in scena una partita pirotecnica tra Cagliari e Genoa, terminata 3‑3 con colpi di scena continui e un punto per parte.
“C’è amarezza, non si possono regalare dei gol come i primi due che abbiamo subito, specie in uno scontro diretto” ha commentato mister Fabio Pisacane al termine della gara.
“È colpa mia, dovremo lavorare di più.
Aggiungo anche le occasioni dove Caprile ha fatto una grande parata e poi Luperto è intervenuto con il tacco.
Una squadra come la nostra, che lotta per il nostro obiettivo, non può perdere certi duelli negli ultimi venti metri.
Venendo alle cose positive, di certo la doppietta di Borrelli, la sua prima in Serie A; il gol di Esposito.
I gol per gli attaccanti sono molto importanti, lo sappiamo, e questo ci fa ben sperare per il futuro.
Metto poi la reazione, sotto due volte, siamo sempre stati capaci di riprenderla e addirittura di portarci in vantaggio.
Un peccato.
Anche se nell’analisi complessiva della gara il pareggio può essere il risultato più giusto”.
“Abbiamo preso il primo gol a difesa schierata, la rete scaturisce da un errore individuale.
Il secondo nasce da un piazzato, alcuni calciatori stavano salendo per alzare il baricentro, ci siamo fatti trovare scoperti su un lancio di quaranta metri in diagonale, non si può prendere gol in una situazione del genere.
Dobbiamo lavorare di più per alzare il livello e cercare di subire il meno possibile.
La reazione alle reti prese è stata quella di una squadra che vuole raggiungere l’obiettivo.
Per questo c’è amarezza: questa squadra nelle prime dodici gare è sempre rimasta aggrappata alla gara.
E questo è un valore per chi gioca per la salvezza.
Ma da qui in avanti mi auguro che venga messo anche dell’altro, quel qualcosa che poi ti permette di fare tuoi i tre punti.
Ci vuole una ferocia diversa, soprattutto quando si giocano queste gare.
L’avversario non può entrare con troppa facilità in area di rigore, allora c’è qualcosa da registrare.
Oggi siamo soddisfatti a metà: non abbiamo vinto uno scontro diretto, ma muoviamo comunque la classifica“.
“Il terzo gol preso? Quello non lo valuto, non fa testo, sono incidenti che fanno parte di questo sport.
Sbagliano anche i top player ed Elia lo è, per noi, per quello che sta facendo in questo campionato.
Gli ho fatto una battuta, anche io feci un errore grossolano sotto la Nord che costò un gol.
E anche io ricevetti un lungo applauso di incoraggiamento.
Detto ciò, in queste prime dodici gare è decisamente molto più quello che Elia ci ha dato rispetto a quanto ci abbia potuto togliere oggi”.
“Siamo sopra la zona rossa, la classifica è in linea, mi auguro di avere questo margine anche alla fine del campionato.
La vittoria non doveva essere un’ossessione, lo avevo detto alla vigilia.
Nei primi venti minuti, però, questo stato d’animo può averci condizionato.
I tifosi pagano il biglietto, possono applaudire o fischiare, è un loro diritto. Sono il cuore pulsante del Club.
Ma se vuoi giocare a Cagliari, in Serie A, non ti devi far condizionare dai mugugni.
Siamo professionisti e se lo vogliamo fare a certi livelli dobbiamo avere anche la personalità e le serenità di accettarli”.
Fabio Pisacane: “C’è amarezza. Ci vuole una ferocia diversa quando si giocano queste gare”







