“Gli urlai che noi avevamo fatto sacrifici per un anno intero, e che non era giusto che un co***one come lui li buttasse all’aria”. È quanto raccontato da Gigi Riva nel suo libro “Mi chiamavano Rombo di Tuono“, in libreria dal primo novembre, in merito allo storico scontro con l’arbitro Concetto Lo Bello, in occasione della sfida Juventus-Cagliari del 15 marzo 1970, che valse lo scudetto rossoblù.
Un racconto che per Rosario, figlio di Concetto Lo Bello, non sarebbe però fedele a quanto avvenuto in campo e riportato da Gigi Riva. Nel corso di un’intervista al quotidiano il Giornale, l’ex arbitro Rosario Lo Bello ha infatti commentato: “Ma le pare che uno con le caratteristiche di mio padre si sarebbe fatto offendere in questo modo?“
“Papà aveva una notevole prestanza fisica – ha aggiunto Rosario Lo Bello. E la faceva valere. Una volta prese a calci nel sedere un invasore di campo e sventolò il cartellino rosso in faccia al grande Herrera che si era permesso di applaudirlo ironicamente”.
“Se Riva sta millantando sugli insulti a mio padre, non lo so. Dico solo che papà i piedi in testa non se li è mai fatti mettere da nessuno. Non ha fatto cenno a un episodio simile. E poi c’è una foto, è immortalato un faccia a faccia tra mio padre e Gigi Riva, in cui l’espressione di Concetto Lo Bello non è certo quella di uno propenso a farsi insolentire da chicchessia”.