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Dopo le ‘battute’ infelici Abatantuono chiede scusa: “Non è stata letta l’ironia e tanti si sono arrabbiati. Non volevo offendere”

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«Al debutto a San Siroho visto al massimo dei sardi che ridevano con addosso dei vestiti grigio-Nuoro e dei denti cariati grigi anche loro». «Ero contento lo stesso perché i sardi sorridenti erano più rari della figurina di Boranga. Parlavano in un linguaggio misterioso che poi, si è saputo, era dialetto sardo». Questo il racconto dell’attore e tifoso milanista, Diego Abatantuono al Corriere della Sera, della sua prima volta allo stadio San Siro «in occasione di un Milan-Cagliari. Peccato che Gigi Riva avesse segnato al quarto minuto esatto, risultato finale Milan-Cagliari 0-1».

Parole che hanno fatto infuriare non pochi e che hanno portato l’attore a porgere le sue scuse. «Prima di tutto le scuse» ha sottolineato Abatantuono nel corso di una telefonata alla redazione dell’Unione Sarda. «Mai e poi mai avrei voluto offendere i sardi, o chiunque altro. Il mio era un tentativo di evocare un’immagine felliniana»
«Sono dispiaciuto, raccontavo il bianco e nero di quei tempi e la mia delusione per la sconfitta. Non volevo offendere» ha precisato.

«Dopo le scuse, che ribadisco, vorrei spiegare. Ci sono rimasto male, non era mia intenzione. Rievocavo il periodo del bianco e nero, della Milano grigia, del ferro. Le partite in Tv erano grigie. Per la prima volta, avrò avuto 14 anni, vedevo il verde del campo. Un’odissea per entrare. E quando sono arrivato abbiamo preso il gol. Ecco perché per me anche quel ricordo è diventato grigio». 

Ma “i denti cariati” dei sardi? «Ma non ce n’era nemmeno uno, di sardo con i denti marci, è ovvio – ha risposto Abatantuono. Non so nemmeno se stessero ridendo, era un’immagine, una trasposizione felliniana di quello che ho vissuto. Ci fossero stati, che so, baresi o bergamaschi, per me sarebbe stato lo stesso. Era una battuta, un racconto su quello che ha vissuto un quattordicenne come me allora. Mi dispiace davvero per l’equivoco». 

L’attore ha poi ribadito di «avere molti amici sardi» e, tra l’altro, «tanti hanno sorrisi bellissimi». E tiene a precisare che «quando abbiamo registrato la trasmissione di Carlo Cracco, Dinner club, sono stato io a scegliere di farla in Sardegna. Una terra bellissima dove sono venuto tante volte, per anni».
«Ecco, volevo chiedere scusaNon è stata letta l’ironia e tanti si sono arrabbiati, mi spiace davvero: non sono abituato a questo tipo di polemiche». 

(Fonte L’Unione Sarda)

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