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Ranieri: “Ora testa al Parma. Dovrò essere bravo a caricare la squadra”

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Vittoria meritata per il Cagliari che con il 2-1 ottenuto con il Venezia stacca il pass per l’andata alle semifinali playoff contro il Parma in calendario martedì 30 maggio ore 20.30, Unipol Domus.
Mister Ranieri può dirsi soddisfatto per prestazione e risultato, ottenuto grazie ad una doppietta nel primo tempo di Gianluca Lapadula, letale in area e abile a sfruttare due grossolane disattenzioni dell’ex Carboni.

“Sono soddisfatto perché non era facile. Abbiamo vinto, primo gradino, ora recuperiamo le energie nervose e andiamo avanti – ha commentato Ranieri nel post gara. Il lavoro passa per il recupero psico-fisico in queste ore che mancano al Parma, bisogna recuperare prima di tutto energie nervose e dovrò essere bravo a caricarli“. 

“Giocare in casa martedì è un vantaggio perché possiamo recuperare meglio, ma d’altro canto il Parma ha riposato oggi. A Parma fu una bella partita poche settimane fa, speriamo sia un’altra bella gara e vogliamo giocarcela come oggi”.

In 16mila hanno spinto la squadra fino all’ultimo. “I nostri tifosi devono sapere che abbiamo dato tutto, comunque andrà. Io sono sempre positivo, è la mia forza, sono determinato a conquistare qualcosa di positivo per il Cagliari un’altra volta. Se non sarà così dovremo andare in vacanza consapevoli di avere raschiato ogni energia dal fondo del barile. Il pubblico è stato straordinario, ha dato ai ragazzi una coesione enorme, chiaramente c’era da soffrire contro un Venezia che sapeva cosa fare palla a terra e nei calci piazzati”.

Sui singoli. “Avevo bisogno di chi avesse corsa per 90′, Pavoletti viene da un infortunio e non poteva garantircela. Giocherà in questi playoff ma oggi c’era bisogno anche di altro. Sarà molto importante per noi da qui in avanti. Nandez ha dato tutto, a un certo punto ha finito la benzina e ho dovuto toglierlo. Ma tutti i ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario, l’errore lo puoi fare anche se hai studiato tutto. L’importante è gestirlo, correggerlo e non ripeterlo, se possibile”.

Cagliari primo amore. L’amore per questa Terra, per questi tifosi che mi hanno dato tanto a inizio carriera, in un momento di bisogno ho sentito di dover tornare. Ci ho pensato tanto, avevo paura di sporcare il ricordo, poi sono venuto perché dovevo restituire qualcosa“.

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