Nel corso di un’intervista concessa all’Unione Sarda, Gigi Riva è tornato sulla vittoria del Cagliari sul Bari, che ha permesso ai rossoblù di tornare tra le big della massima serie.
Un momento di grande felicità.
“Eravamo al novantesimo, io ero da un’altra parte della casa, mio figlio ha urlato al gol del vantaggio e allora sono andato e ho avuto il coraggio di vedere tutto“.
Merito di Claudio Ranieri, e di chi l’ha scelto.
“Merito del presidente, è stato lui a decidere l’ingaggio dell’allenatore.
Io ho fatto quel poco che potevo fare.
Sì, è stato un grande gesto, quello di prendere la squadra in quel momento di difficoltà, poi lui ha diretto molto bene il Cagliari.
Le scelte, la tattica, l’atteggiamento giusto.
Anzi, voglio dire che ritengo sia stato l’allenatore il vero protagonista di questo recupero straordinario.
In verità, prima del suo arrivo, non credevo a una risalita così impetuosa, ma poi vincevamo qui, vincevamo lì, il Cagliari non perdeva più. E poi è andata come è andata”.
“Io penso che Giulini sia una persona buona – ha commentato Gigi Riva -, che ama il Cagliari e che ha imparato da alcuni errori che ha fatto, e ci stava, a non commetterne altri.
È un presidente che capisce di calcio ed è riuscito a farsi accettare nel mondo degli altri proprietari dei club.
Non era facile, sa il fatto suo“.
Nicolò Barella nel docu-film “Nel nostro cielo un rombo di tuono” ha dichiarato:
“Quando ho visto Gigi Riva per la prima volta mi ha detto ‘Ciao Nicolò’ e mi ha stretto la mano, come se mi conoscesse da tanto tempo.
È stata un’emozione. Mi ha detto di continuare così e di restare sempre umile“.
“L’umiltà è il nostro segreto – ha commentato Gigi Riva. E per nostro, intendo noi sardi“.
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