È stata presentata la guida Street Food 2024 di Gambero Rosso, mappa nazionale e aggiornata del cibo di strada, tra attività storiche e tradizionali, nuove idee imprenditoriali, format internazionali e l’avanzata del cibo etnico, sempre più gradito dagli italiani.
Oltre 500 locali raccontano il cibo di strada da nord a sud, lungo tutta la penisola italiana.
In Sardegna lo street food è raccontato da alcune realtà, anche recenti, come il Taquito, in via Azuni a Cagliari, una taqueria di alta qualità che utilizza ingredienti locali, stagionali e di sicuro valore.
A guidare il locale, due giovani cuochi e amici, Luca Bertocchi e Federico Peis, che realizzano entradas come guacamole, totopos e tacos, farcite con maiale e ananas, polpo in umido, lingua e salsa verde, pollo alla yucateca.
Segnalato anche La Mallicca, in via Mameli a Cagliari, noto per i suoi gnocchi fritti e per le tigelle.
Sempre a Cagliari e sempre in via Mameli c’è Porta 1918, con la sua richiestissima pizza in teglia preparata con lievito madre e ingredienti particolari e invitanti.
Altro simbolo dello street food in Sardegna è la fainé di Carloforte, così come la pizzeria Da Gisa in via Roma. La fainé si trova anche a Sassari da Sassu, dove si può gustare la tradizionale oppure condita con funghi, salsiccia e cipolla.
Sempre a Sassari segnalata la salumeria storica Mangatia in via Università, che offre un vasto assortimento di prodotti di alta qualità.
Sale & Pepe che nasce come gastronomia, ma offre anche panini da farcire al momento e piccola cucina.
Ad Alghero c’è Milese, celebre per le sue focacce, da condire con diversi ingredienti e con una salsa la cui ricetta rimane segreta.
Sempre ad Alghero segnalata anche la Prosciutteria Santa Miquel, e i panini della Rosticceria Fratelli Lai a Nuoro che propone una pagnotta morbida, con fettina di vitello alla piastra, olio e sale.
Panini anche da Cibum a Oristano, farciti con prosciutto di Parma o burrata pugliese, pesto, olive, formaggi, creme di verdure.