Al termine della partita casalinga contro la Lazio, terminata 3-1 per i biancocelesti, è il presidente del Cagliari Tommaso Giulini che si presenta davanti alla stampa nel post partita.
Sono salite a 4 le sconfitte consecutive, inevitabile l’amarezza e la delusione.
“Ci metto io la faccia – ha commentato il presidente rossoblù.
“La delusione del mister e dei ragazzi è fortissima.
C’era la voglia di cambiare l’andamento della stagione, questa sconfitta è una pesante“.
“Il mister preferisce non parlare e pensare già alla prossima gara: si riprenderà lunedì anziché martedì.
Il mister valuterà poi con i giocatori se andare in ritiro“.
“Purtroppo oggi ho visto una squadra intimorita – ha aggiunto Giulini.
Il timore di una nuova retrocessione non ce lo dobbiamo portare in campo, dobbiamo affrontare con coraggio queste 14 battaglie”.
Fiducia in Claudio Ranieri.
“È lui, più di chiunque altro, che può farci uscire da questa situazione – ha commentato Giulini, escludendo un avvicendamento in panchina.
C’è la convinzione che il mister e lo staff ci possano portare fuori da questa situazione.
Aveva detto che questa sarebbe stata la sua ultima squadra di club e nessuno più di lui tiene a questa salvezza“.
“La fiducia nel tecnico e nella sua squadra di lavoro è totale – ha confermato.
Non c’è alcun dubbio che sarà Ranieri l’allenatore fino all’ultimo, a prescindere dalle prossime giornate.
Non è in discussione nemmeno se dovessimo perdere ancora, e anche se dovessimo retrocedere, ma non per una questione di riconoscenza”.
“Paghiamo tanti errori individuali e gran parte dei giocatori stanno rendendo sotto le aspettative – ha aggiunto – non voglio fare nomi.
4/5 giocatori stanno dando tutto quello che possono dare, vedi il portiere.
Devono prendersi le responsabilità e seguire il mister.
I tifosi ci hanno supportati fino all’ultimo, abbiamo una responsabilità ancora più grande per arrivare al nostro obiettivo”.
In merito al mercato.
“Ho accontentato in tutte le richieste quello che voleva il mister“.
Appello all’unità.
“Bisogna rimanere tutti uniti, senza che nessuno abbia la presunzione di saperne più del suo allenatore – ha sottolineato il presidente rossoblù.
E mettendo la squadra di fronte alle sue responsabilità, come faccio io oggi.
Se il problema è mettere un premio salvezza, valuterò la richiesta, ma non credo sia una questione economica” ha precisato.
“Tanti pensavano che la salvezza arrivasse per grazia divina, ma se in campo non metti la cattiveria e la spregiudicatezza, finisci per avere paura.
Dobbiamo arrivare alla partita mettendo tutto in campo e non entrando con paura.
Questa squadra non deve e non si merita di retrocedere“.
“Si pensava che fosse più semplice, ma non è così.
Dobbiamo vivere questi tre mesi per la salvezza, non c’è spazio per altro: dai viaggetti di due giorni, alle fidanzate, magari solo accompagnare il figlio la mattina a scuola”.
La conferenza stampa integrale