Sconfitta rossoblù al “Diego Armando Maradona”, dove il Napoli ottiene i tre punti e si laureano campioni d’Italia per la quarta volta nella loro storia.
Per il Cagliari si chiude un’annata con salvezza anticipata di una giornata e obiettivo centrato a quota 36 punti, come nella stagione precedente.
Al termine della gara, mister Davide Nicola ha analizzato l’ultimo match e la stagione della squadra.
LA PARTITA
“Ha vinto il più forte, poco da aggiungere.
Nella prima parte abbiamo cercato di togliere loro un po’ di spazi e limitare la velocità di giocata a una squadra che ha tantissime doti a livello di atletismo e qualità, nella ripresa abbiamo iniziato bene alzando la pressione ma siamo stati puniti quasi subito su una palla lunga.
Peccato, ma i ragazzi hanno dato tutto ciò che avevano, erano mentallizzati per provare a sfruttare una chance laddove fosse arrivata”.
LA STAGIONE E IL FUTURO
“Il nostro è un Club serio che programma e quindi, adesso che l’obiettivo è raggiunto, si ragionerà sul da farsi.
Mi siederò con la Società per capire quella che è l’idea da portare avanti.
Il Cagliari si è salvato alla penultima giornata, come l’anno scorso, alla seconda stagione consecutiva in Serie A: sono cambiati dei calciatori, sono arrivati dei giovani da valorizzare, è cambiata l’idea tecnico tattica, si è fatto un lavoro che ci ha portati a raggiungere quello che era l’obiettivo, abbiamo ottenuto risultati importanti anche fuori dagli scontri diretti (dove abbiamo sbagliato pochissimo) pur mancando la vittoria contro qualche big.
Alzare l’asticella?
Bisogna intendersi e capire cosa significhi, io credo che per fare un salto di qualità occorrano valutazioni di un certo tipo e occorre essere sempre chiari e coerenti nel dichiarare quali siano gli obiettivi e i mezzi per raggiungere determinati traguardi.
Arrivare a salvarsi con molte giornate di anticipo non è semplice e dipende da determinati investimenti e scelte, altrimenti la dimensione rimane quella della salvezza, com’è attualmente, poi arrivare quattordicesimi, tredicesimi o quindicesimi cambia poco in termini di sostanza.
Ora nel tempo dobbiamo migliorare alcuni giovani che diventino un patrimonio, ragionare su chi c’è e lavorare per portarne altri.
Il salto in alto si può fare anche nel tempo, anno dopo anno salvandosi sempre meglio, se possibile”.
Davide Nicola: “Futuro? Parlerò con la Società per capire l’idea da portare avanti”
