Nel corso di un’intervista concessa a Enrico Pilia per l’Unione Sarda, Gigi Riva ha parlato del docufilm “Nel nostro cielo un rombo di tuono” dedicato alla sua vita, che è sbarcato su Sky.
In occasione dell’anteprima, il regista Riccardo Milani aveva rivelato di averci messo ventidue anni per ottenere una risposta da Gigi Riva.
Sarebbe andata più o meno così: “Il film? Sì, no, forse, non me la sento, magari più in là”. Intanto ci giocavamo tredici governi, vincevamo e perdevamo i Mondiali, passando da un Ronaldo all’altro.
Una pellicola che Gigi Riva ha ammesso, tra le risate, di non aver visto nemmeno all’anteprima al cinema alla quale aveva partecipato a sorpresa.
“Allora, quella sera ero talmente preso, emozionato, stranito che non mi ricordo niente. Non lo guarderò neanche alla televisione, non ho quel canale”.
“Ma lo vedrò, prima o poi, lo prometto”.
Proprio nel docufilm, Massimo Moratti ha raccontato che l’Inter comprò il Cagliari per evitare il suo trasferimento alla Juventus.
“Non ci sono andato io alla Juve“ ha tenuto a precisare Gigi Riva, che ha poi aggiunto “E non sarei andato neanche all’Inter, scrivilo. Poi, non so come effettivamente siano andate le cose. Io pensavo a giocare. E a poco altro”.
“Sognavo di essere Riva. E di fare questo. Ma non nell’Inter o nella Juventus.
Sognavo di essere Riva del Cagliari“.
Nel corso dell’intervista ha aggiunto: “Il Cagliari ce l’ho nel sangue. Se penso a qualcosa, un’azione, un mio gol, c’è sempre il Cagliari nella mia testa“.
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