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Gianluca Lapadula: “Indimenticabile quanto fatto la scorsa stagione con il Cagliari”

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Nell’ambito dell’undicesima tappa della Junior TIM Cup | Keep Racism Out – il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano -, il Cagliari Calcio ha ospitato l’iniziativa “Incontro col campione”.

In occasione della campagna volta a sensibilizzare sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione, i rappresentanti del club rossoblù hanno accolto all’Unipol Domus i ragazzi dell’Oratorio “San Pietro” di Assemini, che hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile a fianco di Gianluca Lapadula, che ha raccontato ai ragazzi la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita.

“Il calcio, e più in generale lo sport, deve essere uno strumento per aiutare l’inclusione e combattere ogni tipo di discriminazione.
Il rispetto del prossimo, delle regole, per me sta alla base di tutto, di qualsiasi rapporto.
È qualcosa che mi accompagna da sempre e che considero fondamentale per raggiungere i propri obiettivi”, ha dichiarato Gianluca Lapadula, che ha poi risposto alle domande e alle curiosità dei ragazzi.

(Fonte Cagliari Calcio)

“Quando ho iniziato a giocare a calcio?
Credo di essere nato con un pallone tra i piedi! – ha risposto Lapadula.
Ho iniziato da piccolo, come voi frequentavo l’oratorio vicino a casa mia, a Torino, ci passavo ore e ore.
Oggi posso dire che il calcio per me è vita, sin da piccolo sognavo di diventare un calciatore professionista, quello che sono diventato.
Prima del calcio metto, però, due cose: la famiglia e la scuola.
Una buona istruzione è la chiave per superare le difficoltà, gettare delle solide fondamenta per costruire il proprio futuro”.

“Cosa è per me il gol?
Tutti i gol per me sono stati importanti, a prescindere dalla categoria in cui li ho realizzati
– ha risposto il bomber rossoblù.
Ogni volta provo le stesse emozioni, io vivo per il gol”.
“Mi sento soddisfatto di tutto il mio percorso fatto sin qui: ho avuto la fortuna di prendermi delle belle soddisfazioni sia a livello individuale che di squadra, nel Club come in Nazionale.
Raggiungere la Serie A è stato di certo molto importante a livello professionale ed emotivo.
Quanto fatto la scorsa stagione con il Cagliari, per esempio, sarà qualcosa di indimenticabile”.

“In tutti questi anni nella mia carriera ci sono stati ovviamente anche i momenti difficili – ha aggiunto l’attaccante rossoblù.
Ho sempre fatto tesoro di tutto e ho utilizzato quei momenti per crescere, diventare più forte.
Non mi sono mai demoralizzato, ho sempre creduto di poter raggiungere i miei obiettivi, anche quando era ‘quasiimpossibile.
Ho sempre guardato avanti, con in testa il traguardo e la consapevolezza che ero pronto a fare di tutto per raggiungerlo.
Ai ragazzi dico allora che qualsiasi cosa vogliate fare nella vita, inseguite quel sogno con tutti voi stessi, non mollate mai”.

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