Capitan Leonardo Pavoletti nelle scorse ore ha incontrato i media e ha fatto il punto sull’inizio di stagione e i primi giorni di lavoro agli ordini di mister Davide Nicola, con focus personale a pochi giorni dal rinnovo di contratto sino al 2026.
IL RINNOVO
“Abbiamo concluso abbastanza velocemente perché la volontà di tutti era quella di continuare.
Molto probabilmente quei gol con il Frosinone e con il Sassuolo, anche episodi successi dentro lo spogliatoio hanno influito positivamente.
Sono stracontento, saranno altri due anni di battaglie e sofferenze insieme.
Ora è arrivato mister Nicola, ha avuto subito un bell’impatto molto positivo.
Ci stiamo conoscendo, mi è sembrato uno molto “romantico”, segue il filone di mister Ranieri, sembra uno al quale piace motivare, motivarsi, emozionare”.
NUOVA GESTIONE
“Ranieri e Nicola seguono lo stesso principio.
Sanno che non è il singolo a fare la differenza ma che se faremo tanti punti sarà sempre grazie alla forza del gruppo.
Sono sicuro che mister Nicola proverà a tirare fuori da ognuno di noi il meglio, per farci sentire più forti.
Ci si salva tutti insieme, remando verso la stessa direzione, si è visto nel recente passato, il valore umano ha fatto la differenza.
L’amore per la città, per questi colori, la voglia di lottare, tutti fattori fondamentali per raggiungere l’obiettivo.
È arrivato un nuovo allenatore, un nuovo staff molto preparato, i nuovi arrivati porteranno energie e positività, arricchendo ulteriormente una realtà che è cresciuta molto in questi mesi”.
OBIETTIVI PERSONALI
“Il mio obiettivo personale è quello di ritornare a raggiungere la doppia cifra.
Prima di smettere lo voglio raggiungere, ho ancora due anni per provare a rivivere un’annata da protagonista.
Non a sprazzi, ma con continuità: rivivere belle emozioni, essere il protagonista su cui la squadra può fare affidamento.
Amo il Cagliari e darò tutto.
Mi sento vivo e credo che se messo nelle condizioni giuste posso ancora fare un po’ di gol”.
IL VALORE DEL CAGLIARI
“Inizio a pensare come un cagliaritano.
Vorrei compagni di squadra che siano veramente felici di venire a Cagliari e rimanere qui.
Magari all’inizio qualcuno può storcere il naso, poi invece rimangono o tornano nelle soste quando cambiano squadra.
Ecco, vorrei far capire che questo è un posto bello, unico, magnifico per fare calcio.
E vorrei far vivere alla città e ai tifosi delle annate soddisfacenti per tutti, perché Cagliari merita soddisfazioni, è un luogo con gente senza eguali per caratteristiche.
Mi piacerebbe che Cagliari diventasse un giorno punto di riferimento per i calciatori, non solo un trampolino di lancio, instillare nella mente dei miei compagni questo pensiero, come è successo a me”.
IL RUOLO NEL GRUPPO
“Mi piace avere responsabilità, è bello avere creato attorno a me l’attesa di qualcosa di speciale grazie a gol pesanti e in extremis, anche se non è così semplice come sembra.
Ho un allenatore in questo momento che credo sappia motivare, come chi l’ha preceduto, e che sa tirare fuori qualcosa che non sai di avere.
Sono molto curioso di affrontare questo anno con lui, so che ci farà bene”.
LA CONFERENZA INTEGRALE