La partita Cagliari–Como, valevole per la seconda giornata di campionato in Serie A, si chiude in pareggio 1-1 (gol di Piccoli e Cutrone), con le due squadre che incassano un punto a testa.
Nel corso della gara, vibranti le proteste dei rossoblù a seguito di un episodio non sanzionato dalla direzione arbitrale: una clamorosa ingenuità da parte del portiere spagnolo del Como, Pepe Reina, che al minuto ’78 raccoglie il pallone con le mani su un tentativo di retropassaggio, e lo agguanta sulla linea.
¿Cesión o no? 😳 La acción de Pepe Reina con un defensa del Como… que protestó el Cagliari 👀#SerieAenDAZN 🇮🇹 pic.twitter.com/FP6xXrjr9b
— DAZN España (@DAZN_ES) August 26, 2024
Un’evidente irregolarità – dal momento che un portiere non può raccogliere con le mani un retropassaggio con i piedi di un compagno – che avrebbe dovuto ricevere una diversa interpretazione da parte del direttore di gara, come ha spiegato l’ex arbitro Luca Marelli dagli studi di DAZN.
“Errore dell’arbitro Marco Di Bello, che non sanziona il retropassaggio di Federico Barba preso con le mani da Pepe Reina.
Un’azione che sarebbe stata da sanzionare con un calcio di punizione indiretto”.
Un errore dell’arbitro a cui non è seguito nessun intervento del VAR – ha spiegato Marelli -, visto che il regolamento non lo prevede: il VAR può intervenire infatti soltanto per assegnare o togliere un calcio di rigore all’interno dell’area e non per concedere una punizione a due.