QuattroMoriNews.it

QuattroMoriNews.it

Chi siamo   Pubblicità

Giuseppe Cruciani: “Chiamatelo in un altro modo, non è più calcio”

spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

La sfida tra Juventus e Cagliari, terminata 1-1, è stata segnata da alcuni episodi controversi che hanno generato accesi dibattiti tra opinionisti e tifosi.

Al centro delle polemiche più vivaci, il rigore assegnato alla Juventus al 12′, che ha permesso alla squadra bianconera di beneficiare di una decisione arbitrale assai contestata: durante un duello aereo tra Luperto e Gatti, la palla sfiora la mano del difensore rossoblù.
Dopo un consulto al VAR, l’arbitro Marinelli assegna il rigore alla Juventus.

L’allenatore del Cagliari, Davide Nicola, ai microfoni di DAZN ha così espresso il suo disappunto:
Come può fare Luperto a dimenticare che ha due mani e due braccia attaccate al corpo?”.
Il riferimento è chiaramente al concetto di “movimento naturale” delle braccia, spesso oggetto di dibattito nei casi di fallo di mano.

Sull’argomento si espresso anche il giornalista Giuseppe Cruciani, che nel corso di una diretta social ha commentato duramente la scelta di assegnare il rigore

Chiamatelo in un altro modo, ribattezzate il calcio in un’altra maniera, perché non è più calcio.
Andiamo nello specifico, il rigore dato alla Juventus: il giocatore si alza, è di spalle, è in caduta e la palla gli sbatte sulla mano.
È allucinante dare il rigore“.


È il simbolo del ‘non calcio‘ di oggi – ha aggiunto.
Quando vedo queste cose, mi chiedo perché guardare una partita in cui alla fine il risultato e tutto l’impegno deve essere deciso dall’alto.
Ormai ci siamo arresi a questo, per non dare la responsabilità all’arbitro di decidere in autonomia”,
ha concluso Cruciani, criticando l’eccessivo ricorso alla tecnologia che sta contribuendo a snaturare il calcio, facendogli perdere la sua autenticità.

spot_img


Leggi anche

Articoli recenti