QuattroMoriNews.it

QuattroMoriNews.it

Chi siamo   Pubblicità

Cellino difende Nainggolan: “Darei un braccio per lui. Non è un delinquente”

spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Massimo Cellino, presidente del Brescia ed ex patron del Cagliari, ha preso le difese di Radja Nainggolan, dopo che il nome dell’ex giocatore rossoblù è finito in un’indagine su un presunto traffico internazionale di sostanze illecite.

Cellino non ha dubbi sull’innocenza di Radja.
“Quando mi è apparsa la notifica sul cellulare ho inizialmente pensato a un titolo acchiappa click.
Mi sono chiesto se fosse uno scherzo.
Darei un braccio per lui, convinto della sua integrità”.

Cellino ha poi raccontato il difficile passato di Nainggolan.
“È un ragazzo con un’intelligenza fuori dal comune, purtroppo non sfruttata appieno.
È stato costretto a crescere troppo in fretta: abbandonato dal papà, ha dovuto gestire il trauma dell’eutanasia per la mamma colpita da un male incurabile e si è occupato della sorella”.

Quando era a Cagliari era il primo a regalare 10 euro ai magazzinieri.
Non mi ha mai dato l’idea che fosse incline a delinquere, caso mai solo di essere debole davanti ai vizi“.
Cellino ha poi ricordato episodi della sua carriera al Cagliari, tra serate movimentate e punizioni.
“Un paio di volte il tecnico Bisoli lo ha mandato ad allenarsi con la Primavera, come punizione per aver fatto serata.
Poi certo, lui poteva bere una bottiglia di whisky ma poi essere in grado di vincere da solo le partite”.

Ha poi aggiunto:
“Il suo problema è essere un ragazzo fragile, poco resistente alle tentazioni.
Non è mai stato abile a scegliere le frequentazioni, anzi ha scientificamente puntato sulle peggiori“.

Dopo essere stato ascoltato dal giudice istruttore, secondo i suoi avvocati non sul traffico di sostanze illecite, ma solo sulle somme di denaro che avrebbe dato ad alcuni conoscenti, nelle scorse ore a Nainggolan è stata accordata la libertà vigilata.

spot_img


Leggi anche

Articoli recenti