“Sono orgoglioso di lui perché rappresenta Cagliari e la Sardegna, proprio come la rappresentavo io“.
A pronunciare queste parole riferite a Nicolò Barella, è stato il mito Gigi Riva nel corso di una recente intervista. Cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, con cui nel 2015 ha esordito in prima squadra, oggi Barella è considerato tra i migliori centrocampisti della sua generazione a livello europeo.
L’impronta dei tre simboli nella crescita del nuovo campione sardo
Fu Gianfranco Matteoli a portare Barella al Cagliari, Gigi Riva a spiegargli l‘importanza di quella maglia, Zola a farlo debuttare in prima squadra. Tutti avevano capito subito che sarebbe diventato un campione: “Facemmo esordire Barella in occasione della partita con il Parma in Coppa Italia, fuori casa – aveva raccontato Zola. Quello che mi impressionò di più fu la personalità con cui giocò la partita, perché aveva 17 anni ma giocava come un veterano. Ma non solo me, colpì tutti quanti perché fece una partita importantissima, completa, sia dal punto di vista tecnico ma anche soprattutto tattico”.
Un giudizio confermato da Gianfranco Zola, recentemente ospite della Domenica Sportiva, che ha speso parole di elogio per il giocatore sardo, oggi centrocampista dell’Inter. “Si nota come negli ultimi tempi ci sia stata la crescita di alcuni singoli come Nicolò Barella. Lui è importantissimo per questa squadra, perché difende, attacca, segna e fa assist: è un centrocampista completo che ha ritrovato fiducia e freschezza fisica. Sono contento per lui, perché sono molto affezionato a Barella in quanto è sardo come me e ha esordito con me al Cagliari. Sono strafelice”.
