Ancora tre partite prima della sosta di fine anno, tre turni in cui il Cagliari sfiderà Perugia, Palermo e Cosenza. E domani (Unipol Domus ore 12.30) è il turno del Perugia, ultimo in classifica e a -6 dai padroni di casa.
Alla vigilia di Cagliari-Perugia Fabio Liverani ha parlato con i media nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Dobbiamo solo vincere
“Non abbiamo altro risultato che non sia la vittoria“ ha commentato Liverani, che ha poi aggiunto: “con rispetto dell’avversario ma consapevoli che non abbiamo altre scelte. La classifica ci dice che domani si sfidano due squadre delle zone basse: per questo dovremo avere più rabbia e giocare con determinazione pensando solo a dare il massimo. Affrontiamo una squadra pronta alla battaglia, per questo dovremo avere la stessa cattiveria del Perugia. Ci saranno altre partite, ma intanto dobbiamo vincere questa“.
La vicinanza di Giulini
“A Terni il Presidente è entrato negli spogliatoi e con grande determinazione e impeto ha trasmesso a tutti quanti la voglia di fare il massimo nelle prossime tre gare. Non era felice, ma ha fatto sentire ancora una volta la propria vicinanza. Un segnale per tutti, di cui farne tesoro e da trasformare in vittorie”.
“Pavoletti è uno degli uomini più esperti – ha aggiunto. La bravura e la forza di un calciatore come lui è quello di cancellare un episodio e pensare che domani ha una nuova possibilità. Non recuperano Mancosu e Rog, sarà assente anche Dossena che si è fermato per una botta. Viola per caratteristiche è il nostro play. Sicuramente nella velocità di esecuzione dobbiamo tutti fare qualcosa di più, ci stiamo lavorando”.
La frecciata a Capozucca
Nel corso della conferenza stampa Liverani ha anche lanciato una frecciata all’ex ds Stefano Capozucca, che ha declinato la responsabilità sul alcune operazioni di mercato: “Nei posti dove lavoro se c’è qualcosa che non mi va bene lo dico nel momento in cui accade, non sarei capace di parlarne dopo aver concluso il rapporto. Io dirò sempre quello che devo dire quando ho necessità di farlo. I giocatori che abbiamo preso sul mercato sono stati tutti condivisi e accettati, chi aveva un pensiero diverso avrebbe dovuto manifestarlo“.
Un pensiero ai tifosi
“I tifosi esprimono la loro comprensibile rabbia ma anche la voglia di stare vicini alla squadra. Tutti sappiamo quanto la gente del Cagliari meriti di tornare a sorridere“.