Certe storie d’amore non finiscono mai. Il centrocampista rossoblù Marco Mancosu, lo scorso agosto ha fatto rientro al Cagliari, la sua città, nella quale esordì da calciatore in Serie A a 18 anni, dopo l’esperienza nel settore giovanile.
Era il lontano campionato 2006/07, il classico debutto all’ultima di campionato: il Cagliari fu sconfitto 2-1 ad Ascoli ma la nota lieta fu la sua rete all’esordio, che lasciava presagire una fulgida carriera – ricorda Tuttosport. In realtà Mancosu ha dovuto remare a lungo, prevalentemente in Serie C, prima d’imporsi, passando per Rimini, Empoli, Siracusa, Benevento e Casertana, fino al decisivo approdo al Lecce nel 2016, che gli cambia la carriera. Con Liverani in panchina, Mancosu ottiene due promozioni in un biennio e dimostra di poter ben figurare anche in Serie A, dove segna 14 gol in 33 presenze e diventa il centrocampista più prolifico nella storia del Lecce. È durante il suo periodo in Salento che scopre di avere un tumore, ma lo sconfigge e torna a giocare.
Passa dunque alla Spal, dalla quale si libera attraverso la rescissione consensuale, il Brescia era pronto a ingaggiarlo, pareva tutto fatto e invece è sbucato il “suo” Cagliari.
Ospite del programma di intrattenimento di Videolina “C’è Scraffingiu per te”, il centrocampista 34enne ha parlato proprio del suo rientro in rossoblù: “Rientrare a Cagliari è stato un sogno. Sono contento di indossare la maglia del Cagliari ogni giorno. La Serie B difficile? Purtroppo parecchio, lo stiamo provando sulla nostra pelle. Combattiamo ogni giorno. Fino all’ultimo cercheremo di portare il Cagliari in Serie A“.