Il Cammino minerario di Santa Barbara ha ottenuto la menzione speciale al Premio Nazionale del Paesaggio, evento biennale organizzato dal Ministero della Cultura giunto alla quarta edizione. L’importante riconoscimento è stato assegnato al progetto “A passo lento alla scoperta di sentieri e villaggi minerari: il Cammino minerario di Santa Barbara per lo sviluppo etico e sostenibile del paesaggio”, con la seguente motivazione:
“Per il recupero e la valorizzazione degli itinerari culturali e naturalistici basati sui sentieri delle ormai dismesse attività minerarie, attuati strutturando e promuovendo intorno alla rete dei sentieri un’offerta turistica alternativa ed etica capace di suggerire forme di immersione nel paesaggio che privilegiano la mobilità lenta. Per l’esemplarità del progetto, riproponibile in altre zone della Regione, come parte di un’azione di contrasto allo spopolamento e al degrado ambientale conseguente alla dismissione delle attività minerarie, per l’ottica alternativa alla monocultura del turismo balneare di massa, concentrato nelle fasce costiere, orientata alla promozione di un turismo lento, esperienziale e sostenibile, diretto alle zone più marginali dell’entroterra”.
Il Cammino minerario di Santa Barbara si sviluppa lungo un anello di circa 500 km nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese. Si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito dalle strade lastricate dei centri urbani e da brevi tratti extraurbani con fondo in asfalto. L’altitudine va dal livello del mare alla quota di 900 m nel sistema montuoso del Marganai.
Sulla base del chilometraggio, delle difficoltà di percorrenza e della disponibilità di strutture ricettive nei paesi e nei villaggi minerari attraversati, l’itinerario è suddiviso in 30 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuna.
Molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare ai pellegrini/escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino e bellezza.
Il tempo di percorrenza indicato all’inizio di ciascuna tappa si basa su un ritmo medio di 3 chilometri all’ora, un ritmo un po’ più lento della norma, proprio in considerazione del fatto che il pellegrino/escursionista è portato a rallentare i suoi passi, e a soffermarsi frequentemente ad ammirare i paesaggi, le particolari formazioni geologiche, i resti archeologici, le strutture minerarie, e tutte le altre bellezze che si incontrano.