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Ranieri in cattedra a Cambridge: “Ho letto l’intervista a Gigi Riva, che diceva ‘Claudio è uno di noi’. Lì ho capito”

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Claudio Ranieri ha scelto Londra per riprendersi dalle fatiche e dalle emozioni della stagione. Ma prima del meritato riposo il tecnico rossoblù è salito in cattedra all’Università di Cambridge, come riportato dall’Unione Sarda.
Agli studenti presenti alla sua lezione, Ranieri ha parlato delle emozioni della promozione in Serie A e delle lacrime di Bari. Lacrime arrivate dal cuore, perché Cagliari 33 anni fa fu il suo trampolino di lancio, e quando il Cagliari gli ha chiesto aiuto, non ha potuto dire di no.
“Le lacrime a Bari? Perché Cagliari per me è specialeha spiegato così agli studenti in ascolto, la sua commozione al termine della gara con il Bari. 

Ha poi aggiunto: “Sono stato un calciatore normale, non un campione, poi ho iniziato ad allenare, ma non sapevo se potessi essere in grado di farlo. Perché una cosa è giocare e un’altra allenare.
Essere un allenatore è avere un’idea e spiegarla ai giocatori, parlare con i media e i presidenti“.

Quando ho iniziato andai a Cagliari, una squadra che si trovava in Serie C, ma in cui aveva giocato Gigi Riva, uno dei giocatori italiani più famosi al mondo
Tanti provarono a convincermi a non andare, dicendo che non fossi pronto, ma io dovevo provare per capire.
Siamo partiti dalla C, siamo stati promossi in B e poi in A, dove, a fine andata, avevamo solo 9 punti. 
In tanti pensavano fossimo già retrocessi, ma io non mi sono mai rassegnatoincitavo i ragazzi a crederci. E ci siamo salvati con una giornata d’anticipo“.

Nei momenti di difficoltà, ho trovato forza e coraggio ripensando proprio a quegli anni in rossoblù – ha aggiunto Ranieri.
E quando il Cagliari era in difficoltà e mi ha chiamato, ho avuto dubbi. “E se le cose andassero male? Cosa accadrebbe? Perché rischiare tornando a Cagliari?”.
Poi ho letto l’intervista a Gigi Riva, che diceva ‘Claudio è uno di noi’. Ho capito che il mio egoismo non poteva fermarmi. La gente si aspettava un miracolo da me, ma non puoi sapere in anticipo come andrà. Quando abbiamo vinto a Bari questa paura è scomparsa, per questo ho pianto”.

Su Lapadula. Gianluca ha segnato 21 reti in campionato e altre 4 nei playoff. Ma soprattutto è un ragazzo eccezionale e gli voglio un gran bene“.

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