Cagliari-Napoli termina in pareggio 1-1, con Zito Luvumbo che all’ultimo minuto risponde al vantaggio siglato dagli ospiti con Osimhen, e garantisce ai rossoblù di intascare un punto preziosissimo.
A commentare il pareggio alla Domus, Vittorio Sanna:
“Per almeno un’ora il Cagliari ha meritato di vincere, in una partita in cui teneva poco il pallone ma concludeva molto di più in porta.
Il problema è che bisogna inquadrare la porta, soprattutto in quelle che sono occasioni facili, tipo quella del colpo di testa di Luvumbo: invece di preoccuparti di quello che è successo dal punto di vista arbitrale, metti la palla dentro e poi vediamo cosa decide l’arbitro”.
“È solamente un esempio di come il Cagliari deve diventare più cattivo in questi frangenti se vuole mettere a frutto le azioni che realizza, perché poi devi mettere in preventivo che qualche errore ti può capitare.
E quando giochi con grandi squadre, hai di fronte grandi calciatori.
L’errore lo fa Augello: si volta dalla parte sbagliata e Raspadori gli porta via il pallone, e lo crossa per Osimhen.
Lì la partita si capovolge e devi inseguire in una situazione tattica che favorisce il contropiede del Napoli, che in più di un’occasione poteva chiudere la partita.
Il Cagliari si è ritrovato a dover inseguire il risultato, peraltro con un altro elemento determinante nel corso della gara, lo stile arbitrale“.
“Il gol di Luvumbo è un lampo nel finale, in un momento in cui il Cagliari non riusciva a pressare il Napoli, non riusciva a tornare in possesso di palla.
Un lancio lungo è bastato per ritrovare il gol e per fare giustizia.
Adesso, tutti questi aspetti devono essere analizzati e devono essere curati perché arrivano gli scontri diretti, che possono determinare la stagione.
Empoli, Salernitana, Monza, Verona: il Cagliari in questo mese vedrà determinare il 50% delle possibilità di salvezza e per fare questo deve sbagliare il meno possibile“.