A seguito della sconfitta rossoblù per 2-0 contro il Bologna all’Unipol Domus, Davide Nicola ha analizzato la gara.
“A parte due gol presi in modo un po’ particolare e strano, credo che stasera abbiamo giocato come avevo chiesto, in modo sfacciato – ha commentato Nicola.
Oggi abbiamo fatto quello che volevamo ma non abbiamo segnato, cosa che era successa con Parma e Torino, dispiace non avere concretizzato quando potevamo”.
“I protagonisti della passata stagione non sono cambiati molto, il nucleo è quello e la mentalità è la più giusta, non posso dire nulla ai ragazzi per come lavorano – ha sottolineato.
Noi ci dobbiamo salvare, incontriamo avversari molto forti, bisogna concretizzare quanto facciamo e abbiamo dimostrato di poterlo fare.
Non dobbiamo dimenticare la forza dell’avversario: oggi il Bologna, squadra di Champions, che non ha giocato la settimana scorsa.
I nostri numeri sono comunque buoni nella partita di oggi, la classifica rispetto all’anno scorso è in linea con 9 punti rispetto ai 6 – ha sottolineato Nicola -, quindi dobbiamo andare avanti lavorando, migliorando, capitalizzando quello che sappiamo fare”.
“I numeri dobbiamo anche crearceli, non abbiamo calciatori che fanno 15-20 gol a stagione da anni, ma sono giovani che vanno tutelati e aspettati.
Anche oggi abbiamo fatto il nostro, senza aspettare e limitarsi, creando.
Non è bastato anche perché l’avversario era di quelli più competitivi”.
“È vero che sbagliamo ma lo facciamo nel tentativo di fare e creare, e se fai e crei vuol dire che stai lavorando per crescere.
Non direi che stiamo sperimentando, semplicemente in tre partite ravvicinate, a Udine anche giocando in dieci a lungo, devi alternare le risorse e gestire.
Sono 9 punti in 10 gare, significa che i valori ci sono, poi bisogna progredire e lo sappiamo bene, tutti”.
“Dovevamo valutare la condizione di tutti e abbiamo optato per una squadra che potesse creare il più possibile.
Adopo aveva mezz’ora nelle gambe dopo le fatiche di Udine, Gaetano aveva giocato poco venerdì e oggi ha dimostrato che può giocare anche in una posizione diversa.
La formazione era improntata ad affrontare con qualità una squadra forte e più fresca come il Bologna, e anche per non finire subito la benzina.
Il Cagliari sta dimostrando di sapere giocare contro avversari molto forti, oggi come a Udine, talvolta pur sbagliando e imprecisa, oggi per esempio la percentuale di passaggi sbagliati è stata alta come mai in stagione.
È mancato il gol nelle opportunità create, quelli subiti arrivano spesso per gli errori dell’avversario, oggi sul secondo ci sono tante imperfezioni dall’inizio sino alla fine dell’azione, ma dobbiamo lavorare e credere in quello che facciamo”.
“Chi conosce Gaetano sa che può fare anche quel ruolo, penso a Reggio Emilia l’anno scorso e non solo, con Luvumbo affaticato dopo questo inizio di stagione e con la voglia di dare minutaggio a Felici, oltre all’assenza di Viola a Udine, abbiamo scelto così per avere più qualità possibile.
Marin e Prati potevano dare qualità contro la pressione, non ricordo tantissime occasioni del Bologna, noi le abbiamo avute ma non le abbiamo sfruttate.
Ecco oggi non abbiamo segnato quando potevamo e dovevamo”.
“Gli attaccanti?
Non è che Luvumbo e Lapadula arrivino da una stagione piena di gol, sono in linea con quanto fatto di recente. Luvumbo è un’ala che può fare diversi ruoli là davanti ma gli va dato tempo, sapendo quella che è la sua storia nel calcio e i gol che ha fatto sinora”.