L’Asinara, lembo estremo della parte nordoccidentale della Sardegna, è una delle isole più affascinanti del Mediterraneo che è riuscita a mantenere nel tempo inalterata la propria bellezza, grazie all’isolamento che ha permesso di preservare gran parte dell’ambiente naturale.
L’Asinara è infatti rimasta chiusa al pubblico dal 1885 al 1999, in un isolamento totale, rafforzato nei primi anni 60 dall’istituzione del carcere di massima sicurezza che ha ospitato, tra gli altri, brigatisti e mafiosi, tra i quali Raffaele Cutolo e Salvatore Riina. Nella metà degli anni 80, quattro mesi prima dell’inizio del Maxiprocesso di Palermo, all’Asinara i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino prepararono gli atti del processo contro Cosa Nostra. L’edificio che ha ospitato i due giudici, affacciato sul mare e adibito a foresteria, è oggi caserma del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
Questo isolamento ha permesso la preservazione di gran parte dell’ambiente naturale dell’isola, permettendo la nascita nel 1997 del Parco Nazionale dell’Asinara che ne tutela l’habitat, al quale ha fatto seguito nel 2002 la creazione dell’Area Marina Protetta.
Lo spettacolo più suggestivo è quello offerto dalla natura: luoghi incontaminati, meravigliose calette, paesaggi isolati, rare specie vegetali e animali, attraggono un turismo sempre più consapevole. Alcune zone dell’isola sono interdette al pubblico e fanno parte della riserva naturale integrale che si può ammirare solo via mare con i tour in barca e nuotando a debita distanza dalla riva, mentre la maggior parte del territorio è riserva naturale regolamentata e può essere esplorata dai visitatori.
Le acque dell’Asinara fanno parte del progetto ‘Santuario dei cetacei’ per via della presenza di delfini, balenottere e capodogli. La flora è composta da quasi 700 specie, la fauna ne conta 78, soprattutto uccelli, tra i quali marangone dal ciuffo e gabbiano corso. Sono inoltre presenti un centinaio di asinelli bianchi, vere e proprie mascotte dell’isola.
All’Asinara si arriva con i traghetti da Porto Torres o Stintino, e una volta approdati, si può visitare autonomamente l’isola oppure ci si può avvalere delle guide accreditate presenti sul posto, che organizzano escursioni guidate di tutti i tipi, dal pescaturismo alla vela, passando per la bicicletta e il fuoristrada.
Chi visita il parco in autonomia è tenuto a rispettare l’accesso solo nelle zone visitabili e nelle spiagge predisposte alla balneazione. Nell’isola non è consentito campeggiare, tanto meno pescare e cacciare. È anzi proibito il disturbo degli animali, così come appropriarsi di qualunque elemento naturale.
Maggiori informazioni sul sito del Parco Nazionale dell’Asinara.
(📸 Photo credit: IG @asinara4x4)