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Zola, tra ricordi ed emozioni: “Con il Cagliari in B, una scelta di cuore”

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Presente al Festival dello Sport, in corso a Trento, Gianfranco Zola ha ripercorso le tappe fondamentali della sua straordinaria carriera, concludendo il racconto con l’emozionante ricordo della sua chiusura nel Cagliari, in Serie B, una scelta dettata dal cuore che ancora oggi lo riempie di orgoglio.

Zola ha iniziato il suo racconto partendo dalle sue radici, a Oliena, dove ha tirato i primi calci al pallone.
“Devi sempre ricordarti da dove vieni e la tua identità” ha commentato Zola, sottolineando quanto le sue origini lo abbiano aiutato nei momenti di difficoltà nel corso della sua carriera.

Nel 1989 Zola approda al Napoli, una tappa fondamentale che ha segnato il suo esordio nel grande calcio.
“Il primo impatto è stato traumatico, perché avevo 23 anni, ero alla mia prima esperienza lontano dalla Sardegna ed ero nella squadra più forte d’Italia,” ha ricordato.
“Ero molto timoroso, per fortuna ho trovato compagni meravigliosi che mi hanno praticamente adottato”.

L’incontro con Diego Maradona.
“Quando sono arrivato, aveva detto ‘Finalmente abbiamo preso qualcuno più basso di me’” ha ricordato Zola con un sorriso.
Era una persona completamente diversa rispetto a quella che si vedeva da fuori: molto umile, molto semplice.
Maradona era il più forte al mondo, ma si relazionava con i compagni di squadra in maniera semplice, sempre gentile e pronto ad aiutarci”.

Dopo Napoli, Zola approda al Parma, dove ha raggiunto una maturità calcistica che lo ha portato all’attenzione del calcio internazionale.
Nel 1996 sbarca in Inghilterra, al Chelsea, dove ha vissuto una nuova e indimenticabile fase della sua carriera.
Nonostante iniziali perplessità nel lasciare un campionato di altissimo livello come la Serie A per un torneo allora considerato inferiore, Zola si è subito fatto amare dai tifosi inglesi.
In poco tempo, è diventato una leggenda del club, guadagnandosi il soprannome di Magic Box per la sua capacità di creare giocate sorprendenti.
“Avevo delle perplessità, lasciavo un campionato di altissimo livello per un torneo considerato di livello più basso.
Ma appena messo piede in campo sono stato travolto dall’affetto, la vicinanza e il calore delle persone”.
Indelebile anche il rapporto con Gianluca Vialli, definito da Zola “un leader importantissimo“.
Luca era un maestro nello sdrammatizzare quando era il momento giusto e nel fare gruppo,” ha ricordato Zola, evidenziando l’importanza del ruolo di Vialli nello spogliatoio.

Zola ha chiuso la sua carriera nel Cagliari, in Serie B, più che una scelta professionale, una scelta per l’anima.
“Se mi si chiede un momento in cui sono stato orgoglioso di me, dico l’anno in Serie B con il Cagliari ha affermato Zola, visibilmente emozionato.
Il suo ritorno in Sardegna è stato un gesto d’amore verso la sua terra e i suoi tifosi, e il calciatore non ha mai avuto dubbi sulla scelta.
“È stato un anno che non cambierei con nient’altro.
Mi emoziona solo a pensarci – ha commentato Zola ricordando con affetto quei giorni.
Ho ricevuto offerte importanti, ma ho scelto con il cuore e non mi sono mai pentito di quella decisione” ha concluso Zola, con il sorriso di chi ha sempre seguito la propria passione.

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